Il rinnovo di Insigne col Napoli è il tema principe dell’intervista concessa dal suo agente, Vincenzo Pisacane, a ‘Si gonfia la rete’.
Sulla tonalità del colore relativo al futuro di Lorenzo Insigne non ci sono mai stati grossi dubbi: l’azzurro del Napoli è l’unica opzione percorribile per evidenti motivi, su tutti la voglia di portare la squadra verso nuovi orizzonti con la fascia da capitano al braccio. Una responsabilità che spesso, però, si è trasformata in un peso insostenibile per uno emotivo come lui, tifoso oltre che giocatore: forse è stato proprio questo status d’altri tempi ad alimentare le critiche nei momenti più negativi a livello personale, un amore ricambiato con altro amore che spesso può trasformarsi in qualcosa di morboso.
Nonostante qualche ‘incidente di percorso’, l’avvenire di Insigne è destinato ad essere ancora al Napoli con tutte le avvertenze del caso. Il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022 è uno dei temi di discussioni più ‘roventi’, su cui ha preferito gettare acqua ghiacciata il suo agente Vincenzo Pisacane, intervenuto nel corso di ‘Si gonfia la rete’ in onda su ‘Tele A’: “Vi posso assicurare che non ci sono stati incontri col club, nemmeno uno. Ci siamo incontrati per altri giocatori sotto la mia procura. Il ‘Corriere dello Sport’ ad esempio sostiene che abbiamo ricevuto un’offerta, ma non è così. Vogliamo solo finire la stagione nel migliore dei modi, pensando alle questioni di campo. Il contratto non scade tra pochi mesi ma nel 2022, quindi il tempo per parlarne c’è eccome. E’ superfluo ripetere sempre le stesse cose”.
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Insigne a caccia della svolta: “La Champions col Napoli è ancora possibile”
Pisacane si è poi soffermato sulla situazione di classifica del Napoli che cerca a tutti i costi di finire tra le prime quattro per festeggiare il ritorno in Champions dopo una stagione vissuta in Europa League: “E’ un’annata un po’ particolare, Insigne e i suoi compagni vogliono una svolta. L’obiettivo della Champions, che sembrava lontano, ora si è riavvicinato. Lorenzo vuole condurre il Napoli dove merita e, da capitano qual è, si assume le sue responsabilità”.