Il Napoli ha scelto la via del silenzio stampa: Gattuso non rilascia dichiarazioni, ma durerà pochi giorni.
Dalla sconfitta per 4-2 a Bergamo, il Napoli è entrato in silenzio stampa. Una scelta volta ad evitare di far parlare della squadra e della crisi, ma allo stesso tempo può essere una mossa controproducente. L’assenza di dichiarazioni ufficiali crea ugualmente rumore in un momento delicato della stagione degli azzurri. L’allenatore è ad un passo dal fallimento del progetto. Il club è al settimo posto in campionato, fuori dalla Coppa Italia e con una qualificazione agli ottavi di Europa League difficile da conquistare in condizioni di emergenza numerica. Temi che mettono in discussione l’operato stagionale della dirigenza e di Gattuso.
Allenatore, staff e calciatori non dovranno rilasciare commenti, ma tutto questo non fa presagire nulla di positivo. L’ultima volta che la società decise di non presentarsi davanti alle telecamere non portò la reazione sperata al gruppo squadra e il tecnico dopo un mese fu esonerato.
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La UEFA non concede deroghe per prolungare il silenzio stampa, dunque l’allenatore e uno dei tesserati si presenteranno regolarmente in sala difronte ai giornalisti alla vigilia del match di giovedì. Infatti, Gattuso interromperà il no-comment prima della gara contro il Granada, così come fece Ancelotti nel novembre del 2019. In quell’occasione, il tecnico di Reggiolo si presentò in conferenza a poche ore dalla sfida di Champions contro il Liverpool dopo 26 giorni senza dichiarazioni ufficiali. Dopo il pareggio ad Anfield Road, la società proseguì sulla stessa linea, fino ad interrompere ufficialmente il silenzio all’ultima gara di campionato con Ancelotti in panchina.
Dunque, il Napoli per non pagare multe alla UEFA si presenterà ufficialmente mercoledì in sala stampa, ma come già accaduto sarà quasi impossibile parlare di temi che vanno al di là della partita contro il club spagnolo. Il silenzio stampa sarà interrotto brevemente e con ogni probabilità proseguirà anche dopo, qualsiasi risultato possa uscire al Diego Armando Maradona. Gattuso è in bilico, come lo era Ancelotti all’epoca. La vera differenza è che il tecnico attuale si trova nel pieno di una crisi di risultati e di gioco. Invece, quando fu indotto il silenzio stampa ad Ancelotti e alla squadra nel 2019, erano appena cominciati i malumori interni allo spogliatoio e la mossa societaria non sortì alcun effetto.
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