Slitta il rientro dal Belgio di Dries Mertens: il recupero dall’infortunio non procede al meglio, l’incubo non è ancora terminato.
Il Napoli sembra esser inseguito dalla nuvola di Fantozzi. Da due mesi a questa parte, una sciagura tira l’altra, e la squadra non riesce a reagire dal brutto rendimento. Infortuni, assenze per Covid, prestazioni negative, sconfitte. E chi più ne ha più ne metta. Anche l’ambiente che circonda i ragazzi e lo staff tecnico non è dei più sereni.
A peggiorare la situazione – come se non fosse già abbastanza complicata – la notizia che Dries Mertens non rientrerà prima di un’altra settimana e dovrà restare in Belgio per continuare le terapie. L’attaccante del Napoli è reduce da un infortunio alla caviglia sinistra subito nei primi minuti del match contro l’Inter lo scorso dicembre. Era rientrato per la gara contro la Fiorentina, giocando qualche scampolo di partita. Successivamente è entrato in campo contro la Juve, l’Hellas e infine Spezia. E proprio in quest’ultima occasione il dolore si è riacutizzato.
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Mertens, l’infortunio è più grave del previsto: rischia 10 partite out
Dries aveva raggiunto il centro specializzato di Anversa già la scorsa settimana, ma dovrà restarci ancora perché le condizioni della caviglia non sono ottimali. Si prospettano altri dieci giorni intensi lontano da Napoli, dai compagni e dal calcio giocato. Dunque, sarà assente per le sfide contro Juventus, Granada e Atalanta. Non c’è grande ottimismo dietro questo infortunio alla caviglia, e per tale ragione la sua presenza è in forte dubbio anche per la partita di ritorno dei sedicesimi di Europa League.
Mertens non è stato mai così tanto tempo fermo ai box. Infatti, questo problema alla caviglia è il più grave avuto nella sua carriera da professionista. Salterà sicuro altri tre match, ma si prospettano ulteriori assenze. Potrebbe addirittura rientrare ad inizio marzo, accumulando 10 gare consecutive saltate per infortunio. Inoltre, visto che i dolori non sono mai del tutto passati, Mertens è mai guarito completamente da quel fatidico 16 dicembre. 6 match saltati fino al primo rientro in campo, altri 3 saltati per la ricaduta, dalle 3 alle 6 partite continuerà ad essere indisponibile. Lui, che al massimo è stato fermo un mese in due occasioni, dovrà pazientare e sperare che questo incubo termini il prima possibile.