Ostacolo Parma per il Napoli, rinsavito dopo il poker rifilato allo Spezia: vincere per non perdere contatto col treno della Champions.
Quattordici giorni fa esatti il Napoli regolava con un punteggio tennistico la Fiorentina, arrivando all’appuntamento della Supercoppa Italiana con il vento in poppa: i fatti hanno poi detto altro, con gli azzurri sconfitti dalla Juventus e dal Verona nel turno successivo di Serie A. Il 4-2 inflitto allo Spezia ai quarti di finale di Coppa Italia ha quantomeno fatto tornare il sorriso sulle labbra di Insigne e compagni, chiamati a offrire continuità di prestazione quest’oggi contro il Parma: guai a farsi ingannare dalla classifica deficitaria dei ducali, penultimi ma con un ruolino più che positivo in Campania negli ultimi dieci anni, lasso di tempo in cui le vittorie sul campo del Napoli sono state ben quattro. L’ultima risale al dicembre 2019, coincidente con l’esordio assoluto di Gattuso in panchina: a dispetto della graduatoria, gli emiliani restano avversari da prendere con le pinze, soprattutto in questa fase di riassestamento dopo il ritorno di D’Aversa al posto dell’esonerato Liverani.
Gattuso conferma il 4-3-3 che ottimi risultati ha dato giovedì sera: tra i pali ancora Ospina, conferma anche per l’intero reparto arretrato con Manolas e Koulibaly al centro, coadiuvati da Di Lorenzo e Mario Rui sulla linea dei terzini. Promozione a titolare per Elmas, autore del quarto goal contro lo Spezia: Demme e Zielinski completano la mediana. Petagna ‘pivot’ nel tridente offensivo: intoccabili Lozano (che torna a destra dopo aver giocato in posizione centrale) e Insigne, ancora a caccia del 100° goal con il Napoli.
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Elmas, Demme, Zielinski; Lozano, Petagna, Insigne.
PARMA (4-3-3): Sepe; Conti, Osorio, Gagliolo, Giu. Pezzella; Grassi, Brugman, Kurtic; Kucka, Cornelius, Gervinho.
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Il tecnico degli emiliani si presenta con lo stesso modulo adottato da Gattuso: l’ex Sepe in porta, protetto dai centrali Osorio e Gagliolo e dai terzini Conti e Giuseppe Pezzella. Brugman playmaker di centrocampo, affiancato dalle mezzali Grassi e Kurtic. Trio d’attacco con Kucka e Gervinho ai lati di Cornelius, ancora schierato dal 1′ in sostituzione di Inglese, nemmeno convocato.
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