Il ritorno del modulo con tre centrocampisti sembra restituire certezze al Napoli. Gattuso ha trovato il vestito giusto.
Oltre a tre punti fondamentali per classifica e fiducia, la serata di Napoli–Roma regala segnali importanti in chiave futura a Gennaro Gattuso. Le contemporanee assenze di Bakayoko e Osimhen hanno di fatto costretto il tecnico a tornare tatticamente sui propri passi. Una scelta obbligata che si è rivelata vincente.
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Il ritorno del vecchio modulo: Gattuso l’ha vinta così
Quando il 4-3-3 sembrava quasi definitivamente e forse troppo frettolosamente riposto in soffitta, ecco l’emergenza improvvisa che viene in soccorso di Gattuso e gli regala una notte di riflessioni. Il Napoli, tornato al modulo utilizzato con successo nella scorsa stagione, ha forse giocato la migliore partita degli ultimi mesi sia per pericolosità offensiva che soprattutto come solidità difensiva. La retroguardia a quattro, coperta da un mediano e due mezzali, non ha praticamente mai sofferto il tridente Pedro-Mkhitaryan-Dzeko e Meret ha trascorso novanta minuti da spettatore non pagante.
Abbondanza in attacco: la chiave è il turnover
Non solo. Il ritorno del centrocampo a tre ha restituito centralità a due giocatori fondamentali per il Napoli 2019/20 come Fabian Ruiz e Zielinski, mentre Demme ha giocato una partita perfetta sotto il profilo tecnico-tattico. La sensazione insomma è che la strada sia quella giusta, anche perché sia Bakayoko che Osimhen non avranno problemi a inserirsi nel nuovo-vecchio modulo. E’ chiaro però che con un attaccante in meno Gattuso sarà costretto a ruotare le sue stelle, lasciando di volta in volta fuori uno tra Lozano, Insigne, Mertens e lo stesso Osimhen. Senza dimenticare Politano, che anche domenica sera ha confermato la sua costante crescita.
Un problema quello dell’abbondanza comunque facilmente risolvibile considerato l’enorme numero di partite che giocherà il Napoli tra campionato, Europa League e Coppa Italia, oltre alla finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. Nei prossimi mesi, quindi, ci sarà spazio per tutti e anche il 4-2-3-1 potrebbe comunque tornare utile a gara in corso o contro avversari particolarmente chiusi. La strada però sembra tracciata. D’altronde si sa, chi lascia la strada vecchia per la nuova…