Napoli, le certezze ritrovate: dal 4-3-3 alla prestazione dei singoli

Gattuso può dirsi soddisfatto dopo la prova contro la Roma: il Napoli ha ritrovato sé stesso con il suo modulo classico, ma soprattutto ha ritrovato molti dei suoi calciatori.

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Mertens, Fabian, Insigne ed Elmas (GettyImages)

La chiesa al centro del villaggio. Lo diceva Garcia quando allenava la Roma 7 anni fa. In Francia si usa per definire “le cose che si rimettono a loro posto”. Adesso quest’espressione può tornare cara a Gattuso e al suo Napoli che proprio contro la Roma ha ritrovato le certezze che mancavano. Questione di contingenze, complici le assenze di Bakayoko e Osimhen che hanno imposto un ritorno all’antico.

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Napoli-Roma, Gattuso si è affidato al vecchio modulo: comincia la fase 2

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L’esultanza del Napoli (GettyImages)

Contro la Roma, il Napoli ha schierato un 4-3-3, se proprio vogliamo buttarla sui freddi numeri, ma molto più fluido del solito. Zielinski finalmente recuperato e che che spesso si alternava con Fabian a supporto degli attaccanti e beneficiavano entrambi della presenza l’uno dell’altro, come accadeva spesso lo scorso anno. Insigne sempre più leader, Demme ritrovato, difesa impenetrabile e Mario Rui ai suoi livelli migliori. Infine, la porta inviolata. Non tanto per meriti di Meret, quanto per la solida prestazione di Koulibaly e soprattutto Manolas.

Ora va trovato un assetto anche con i due grandi assenti, Bakayoko e Osimhen, fra i migliori in questo inizio di stagione e difficilmente sostituibili. La rosa è profonda, le alternative sono tante. Ora Gattuso può pensare a un assetto versatile, alternando moduli e giocatori a seconda di chi ha di fronte, per togliere punti di riferimento agli avversari e perfezionare la fase 2 del suo nuovo progetto.

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