E’ la notte in cui Napoli ricorda il mito Maradona: dai tifosi della Curva ai giocatori, passando per la gente sui balconi.
Luci accese al ‘San Paolo’. Ufficialmente stasera si gioca Napoli-Rijeka ma la vera partita, l’unica che interessa una città intera è ormai persa. Napoli piange e ricorda. Napoli ama e prega. Un rito pagano che sfocia nel divino. Nonni e nipoti, genitori e figli. Tutti fratelli e sorelle. Nel nome di Diego.
FORSE POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> La carriera di Maradona: i trofei
La notte di Napoli: in memoria di Maradona
Già nel tardo pomeriggio centinaia di tifosi si assiepano fuori dallo stadio. Fumogeni, lumini, sciarpe, bandiere. E ovviamente tante, tantissime maglie numero 10. Ognuno porta ciò che può, lo ricorda come può. Il re è morto, viva il re. Il re vive nel ricordo di chi resta. E così per una notte niente zona rossa, addio restrizioni anti-Covid. Tutti uniti. Uno accanto all’altro come ai bei tempi. I tempi del Diez. I tempi in cui Napoli sognava e Maradona realizzava i suoi sogni. Lorenzo Insigne esce dallo stadio e depone un mazzo di fiori insieme allo storico magazziniere Starace. Uno che a Diego serviva il caffè e che oggi vorrebbe servirlo a tutta Napoli per risvegliare la città dopo un brutto sogno. Il più brutto.
Il ricordo di Insigne: “Ci ha sempre difeso”
E poi le parole. Quelle della dirigenza di oggi con Giuntoli: “Sicuramente insieme a Diego se ne va parte di noi innamorati del calcio, di tutti noi tifosi del Napoli. In un momento così ci può far solo bene farci vedere queste foto all’interno dello stadio, Maradona può solo aiutarci e cercare di ottenere magari un pezzo di quello che ha fatto lui”. Quelle di chi oggi indossa la fascia che fu di Maradona come Insigne: “Faccio fatica a parlare. Non solo per me, per tutti i napoletani ha rappresentato e rappresenterà tanto. Ci ha sempre difeso, ci ha sempre portato nel cuore e noi faremo lo stesso come abbiamo sempre fatto. Fa male, è un giorno triste”.
Tutti in campo col Diez: Live is Life
Sul maxi-schermo scorrono le immagini di Maradona, sul led a bordo campo il nome del mito. In campo tutti i giocatori del Napoli di oggi indossano solo una maglia. Anzi LA maglia. Quella che nessuno vestirà mai più. Per sempre sua. Quindi l’omaggio dello speaker, per una notte portavoce di un popolo intero: “Diego, unico ed immenso amore, se il mondo sta piangendo il più grande di sempre, Napoli celebra un figlio, un fratello, il campione, il re, il genio irripetibile che ci ha regalato un sogno eterno. Grazie per le emozioni, per il tuo cuore enorme che non si fermerà mai, ti sei consegnato al mito. Questo è il tuo popolo, questa è la tua gente. Diego, unico ed immenso amore, Napoli ti amerà per sempre”. E se allo stadio si piange sulle note di Live is Life, dai balconi si grida un solo nome. Ai Quartieri Spagnoli come a Posillipo. Senza distinzioni di censo, cultura, età, religione. Stanotte il Dio è solo uno. Si chiama Diego e ha la maglia numero 10. Forever.