Tutto facile per il Napoli, sul velluto contro il Rijeka: 2-0 e vetta solitaria del girone di Europa League.
Nella serata del ricordo di Diego Armando Maradona, il Napoli rialza la testa e si prende il primo posto nel girone di Europa League, con due punti di vantaggio su AZ Alkmaar e Real Sociedad: 2-0 al Rijeka e fiducia crescente in vista delle ultime due giornate.
Rijeka posizionato con due linee strette dietro alla linea del pallone, schieramento che confonde quantomeno le idee ai portatori di palla azzurri: qualche tocco di troppo a rallentare l’azione e, quando il Napoli velocizza le operazioni, arrivano anche le occasioni. Come quella capitata a Politano, il cui tiro di punta viene respinto da Nevistic in uscita. Muric prova a replicare lo scherzetto dell’andata, ma stavolta la traiettoria è battezzata (giustamente) fuori da Meret. Di Lorenzo si vede chiudere lo specchio della porta dal reattivo Nevistic, che nulla può al 41′: assolo di Zielinski che sforna dal nulla una palla buona per Politano, anticipato da Anastasio che, da napoletano, realizza l’autorete più beffarda di tutte. Loncar decide di testare i riflessi di Meret per ben due volte in appena un minuto: il portiere risponde presente e sventa la minaccia.
La spinta offensiva croata perde d’intensità col passare dei minuti e il Napoli acquista la fiducia giusta per compiere l’ultimo sforzo e chiudere l’incontro. Petagna è sollecitato in poche occasioni che, purtroppo per lui, non dispensano soddisfazioni. Gattuso ne cambia quattro tra il 64′ e il 69′: tra questi anche Insigne e Lozano che confezionano la rete del raddoppio, il primo con l’assist e il secondo con il piazzato vincente. Gli azzurri amministrano il doppio vantaggio con tranquillità e vanno vicini anche al tris con Insigne, imbeccato splendidamente da Mertens: Nevistic è in serata, bravo anche sulla rasoiata di Lobotka nel recupero.
Napoli-Rijeka 2-0, il tabellino
Marcatori: 41′ aut. Anastasio, 75′ Lozano
NAPOLI (4-2-3-1): Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Demme (69′ Lobotka), Bakayoko; Politano (64′ Lozano), Zielinski (64′ Insigne), Elmas (69′ Mertens); Petagna (81′ Fabian Ruiz). All. Gattuso
RIJEKA (5-4-1): Nevistic; Tomecak, Velkoski, Galovic, Smolcic, Anastasio (80′ Braut); Muric (78′ Yateke), Cerin (87′ Hodza), Loncar, Stefulj; Andrijasevic (87′ Frigan). All. Rozman
Arbitro: Ozkahya (Turchia)
Ammoniti: Anastasio (R)
Espulsi: nessuno
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Le pagelle azzurre: Politano ispirato, Lozano spacca il match
MERET 6,5 – Loncar lo chiama in causa per due volte di fila e lui, svegliatosi dal torpore, dimostra di avere dei riflessi degni di nota.
DI LORENZO 6 – Meglio rispetto alla disastrova prova offerta contro il Milan: va vicino al goal, ma un intervento di Nevistic ‘alla Neuer’ gli strozza l’urlo di gioia in gola.
MAKSIMOVIC 6,5 – Prestazione che forse conferma le sensazioni riguardo ad una maggiore affinità con Koulibaly rispetto a Manolas. Si concede anche il lusso di una chiusura acrobatica.
KOULIBALY 6,5 – Il solito spirito da combattente che spesso lo porta all’uscita dall’area di rigore.
GHOULAM 6 – La condizione fisica non è delle migliori e questa è un’attenuante che pesa sul suo giudizio.
DEMME 6,5 – Fa filtro davanti alla difesa e, quando possibile, prova la giocata offensiva. (69′ LOBOTKA 6 – Il contesto che trova al suo ingresso in campo è abbastanza tranquillo).
BAKAYOKO 5,5 – Tocca il pallone più del dovuto, facendo rallentare l’azione e diminuendone il tasso di pericolosità.
POLITANO 7 – L’abilità nell’uno contro uno consente di creare quella superiorità numerica nei momenti chiave. Segnerebbe anche un goal se solo Anastasio non lo anticipasse maldestramente. (64′ LOZANO 7 – Entra con la carica di uno che ha intenzione di spaccare il mondo: segna e mette a ferro e a fuoco la difesa croata).
ZIELINSKI 6,5 – Non si vede moltissimo, si vede eccome nell’azione che propizia l’autorete di Anastasio. (64′ INSIGNE 6,5 – Gli bastano pochi minuti per pennellare l’assist che permette a Lozano di raddoppiare).
ELMAS 5,5 – Deve ritrovare la verve dei giorni migliori. (69′ MERTENS 6,5 – Ultimi venti minuti di ordinaria amministrazione con qualche lampo d’accademia).
PETAGNA 6 – L’impegno e l’attitudine al sacrificio sono lodevoli, meno la precisione al tiro. (81′ FABIAN RUIZ sv)