Mentre imperversa la polemica sulle nazionali sono quindici i convocati tra i giocatori del Napoli. Rischio infortuni e Covid.
Mentre imperversa la polemica sulle convocazioni delle nazionali in tempi di pandemia, anche il Napoli deve fare i conti con le chiamate delle rispettive selezioni. Saranno ben quindici infatti i calciatori che lasceranno la città e torneranno solo a pochi giorni dalla partita contro il Milan.
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Nazionali, i convocati del Napoli: Gattuso ‘perde’ 15 calciatori
A fare il punto sulle convocazioni è stato lo stesso Napoli sul proprio sito ufficiale: Meret, Di Lorenzo e Insigne saranno impegnati con l’Italia di Mancini nell’amichevole contro l’Estonia, poi due impegni in Nations League contro Polonia e Bosnia-Herzegovina. Proprio la Polonia ha convocato pure Piotr Zielinski che oltre agli Azzurri affronterà pure Ucraina e Olanda. Triplo impegno anche per il Belgio di Dries Mertens contro Svizzera, Inghilterra e Danimarca e per la Macedonia di Elmas che affronterà nell’ordine Georgia, Estonia e Armenia. Stessa trafila per Fabian Ruiz con la Spagna, Hysaj con l’Albania, Lobotka con la Slovacchia, Mario Rui col Portogallo e Rrahamani col Kosovo. Koulibaly e Osimhen invece vestiranno rispettivamente le maglie di Senegal e Nigeria in due gare valide per la qualificazione alla Coppa d’Africa. Doppia amichevole infine per il Messico di Lozano, mentre Ospina difenderà i pali della Colombia in due gare valide per le qualificazioni mondiali contro Uruguay e Ecuador.
L’allarme di Gravina: “L’Italia non fa una bella figura”
Il tutto mentre alcune ASL bloccano i giocatori in partenza per gli impegni con le nazionalità, come sta accadendo in queste ore per Roma e Fiorentina. Un vero e proprio caso denunciato dal presidente federale Gravina, preoccupato per eventuali provvedimenti: “Non stiamo facendo una grande figura a livello internazionale. Abbiamo interessato tutti i ministri competenti, questa situazione genera un impatto negativo, pensate a quelle Nazionali che si troverebbero a giocare le qualificazioni europee senza alcuni giocatori. Siamo l’unica federazione in Europa che ha problemi di questo tipo”.