Mertens non riesce ad incidere nel 4-2-3-1 disegnato da Gattuso, che potrebbe provare Zielinski alle spalle di Osimhen per dare quadratura alla mediana
Non è contento per niente mister Gattuso, dopo la sfida in Croazia. Sono arrivati i tre punti ma forse è stata l’unica nota positiva di una gara che, se non era per l’autorete di Braut, rischiava di finire con una sonora figuraccia. Squadra molle e sfilacciata, tanti problemi soprattutto in mezzo al campo dove Demme e Lobotka si pestavano i piedi a vicenda, e soprattutto lo slovacco è sembrato un pesce fuor d’acqua. Fra i peggiori in campo entrambi, ma pessime notizie sono arrivate anche da altri interpreti ben più titolari. Come ad esempio Koulibaly, sceso in campo completamente deconcentrato e autore di alcuni interventi sicuramente non da lui. O come Dries Mertens. L’assist per il gol di Demme è stata soltanto una fiammata in una gara svogliata, a tratti irritante. Il 4-2-3-1 disegnato da Gattuso sembra non esaltarlo al meglio e adesso il suo posto da titolare è a rischio. Sta tornando al 100% Piotr Zielinski, rinnovato a suon di milioni quest’estate e di certo non candidato a sedersi in panchina. Con Fabiàn Ruiz e Bakayoko l’equilibrio ormai è stato trovato e per questo per il centrocampista polacco può aprirsi uno spazio in un’altra posizione, fra i tre alle spalle di Osimhen. Un modo per dare ulteriore quadratura alla mediana perdendo forse un po’ di imprevedibilità, ma con un apporto di qualità notevole che Zielinski sicuramente può dare. Il momento giusto per fare quel famoso step a cui Piotr è atteso da tempo e che a 26 anni forse è arrivato il momento di fare, una volta per tutte.
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