Le ultime prestazioni del Napoli non sono state molto soddisfacenti e tra i calciatori che stanno deludendo c’è Dries Mertens: manca il gol e mancano le sue giocate, ma contro il Bologna può rifarsi.
Contro il Rijeka sono arrivati i tre punti, ma non la prestazione. A dire il vero, è da qualche partita che la performance degli azzurri non convince. Se contro l’AZ sembrava potesse essere solo una partita storta, contro il Benevento si è accesa una spia. In quel caso le sostituzioni e un atteggiamento diverso nel secondo tempo hanno portato il Napoli alla vittoria. C’è però un problema nella costruzione della fase offensiva degli azzurri, che anche ieri contro il club croato è emerso. Tanti tiri, tante occasioni, poca concretezza. E sotto la lente d’ingrandimento c’è Dries Mertens, decisamente sotto tono negli ultimi match.
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Dopo la sosta, Mertens non è mai andato a segno, ma ha fornito due assist, di cui uno nella partita contro i croati. Capitano periodi negativi agli attaccanti. Il belga, però, ha abituato compagni tifosi ad andare al gol, a scacciare i momenti no con una giocata. Ma è proprio quella che non arriva. La prima analisi che può esser fatta è sulla nuova posizione nella quale sta giocando Mertens. Fino allo scorso anno era una punta, e seppur lui sia stato sempre abituato a giocare tra le linee, non aveva nessun compagno che occupava l’interno dell’area di rigore. Ora, invece, gioca più arretrato come trequartista. Un nuovo ruolo che forse ancora non calza bene e dovrà trovare certamente le nuove misure e più sintonia con i due centravanti. Inoltre, ci sono momenti nella partita in cui sparisce dal gioco. Ed è forse questo uno dei problemi sulla creazione del gioco offensivo del Napoli.
Dries è un giocatore legato al gol. E’ il miglior marcatore della società partenopea e l’assenza della rete può diventare un problema per lui e per la squadra. Senza dubbio, è l’unico che può ricoprire il ruolo dietro il centravanti, che continuerà ad essere una staffetta tra Petagna ed Osimhen fino al termine del campionato. Contro il Bologna, prossimo avversario di campionato, servirà innanzitutto una prestazione collettiva migliore rispetto alle ultime uscite della squadra. E sarà una prova d’esame anche per Mertens. I rossoblù sono la sua vittima preferita in Serie A. Ben 11 gol in 11 partite. E’ arrivato il momento di riattivare il killer instinct, quello che lo contraddistingue da sette anni.
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