Diego Armando Maradona è in ospedale per effettuare alcuni controlli sul suo stato di salute non ottimale. Oggi si ricordano i 35 anni dal gol su punizione contro la Juventus.
Pochi giorni fa, Diego Armando Maradona ha compiuto 60 anni. I suoi ex compagni, i suoi amici, i suoi colleghi, i suoi rivali hanno reso omaggio attraverso dei commenti o degli auguri ad uno dei più grandi calciatori di sempre. Anche i tifosi del Napoli fuori lo stadio San Paolo hanno celebrato il suo compleanno con uno striscione che recitava: “Auguri o re immortale, il tuo vessillo mai smetterà di sventolare“.
Nelle ultime ore, purtroppo, Diego è stato ricoverato in ospedale. Il suo stato di salute non è ottimale, secondo il suo medico Leopoldo Luque si tratta di un’anemia e il trattamento che effettuerà lo terrà in ospedale per almeno tre giorni.
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Maradona è in ospedale, problemi emotivi più che fisici: il medico rassicura
Stando a quanto riporta la stampa argentina, l’aspetto di Diego nei giorni precedenti al compleanno non era dei migliori. Per questo motivo, il suo medico personale ha deciso assieme al Pibe de Oro di controllare i valori e il suo stato di salute nell’ospedale di La Plata. E’ stata esclusa una situazione di emergenza, tuttavia Maradona resterà ancora nella sua stanza circondato dalla sua cerchia di intimi e da Luque. Ansia e depressione unite a un repentino calo di peso, avrebbero causato uno scompenso fisico, di disidratazione. Problemi legati allo stress e la preoccupazione per il Covid. Un mix che non sta rasserenando l’argentino.
Intanto, molta gente si è riversata fuori il nosocomio per augurare una pronta guarigione e per stare al fianco di Diego. Il suo medico ha assicurato che il suo umore è migliorato e cammina anche meglio di quando è arrivato in ospedale.
3 novembre 1985, la punizione in area in Napoli-Juventus: 35 anni da uno dei gol più iconici di Maradona
I tifosi napoletani sono certamente preoccupati del suo stato di salute, così come la sua famiglia. E proprio oggi, a Napoli si ricorda una delle sue prodezze che restano indelebili nella storia del calcio. Era il 3 novembre del 1985 e al San Paolo gli azzurri ospitarono la Juventus, non un avversario qualunque, e Maradona doveva calciare una punizione di seconda all’interno dell’area di rigore, da posizione leggermente defilata. E’ impressionante la traiettoria disegnata da quel pallone, che ha superato una barriera alquanto ravvicinata e allo stesso tempo è riuscita a restare alta fin sotto la traversa: imparabile per Tacconi. Lo stadio andò in delirio. E ancora oggi rivedendo le immagini di quel gol sembra impossibile da replicarlo. Nessuno avrebbe potuto calciare il pallone con quella delicatezza. Nessuno tranne uno: Diego Armando Maradona.
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