Il Napoli prepara il ricorso alla Corte d’Appello ed è ottimista sulla possibilità di ribaltare il giudizio di primo grado.
Il Giudice Mastrandrea ha chiuso i giochi dando il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione al Napoli, ma la sensazione è che per Juve-Napoli non finisce certo al primo grado di giudizio. Il Napoli ha tutta l’intenzione di andare fino in fondo, convinto com’è di avere ragione, e sta già preparando la memoria difensiva per la Corte d’appello.
FORSE POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Il piano del Napoli sul ricorso
Napoli, ecco il ricorso: le carte di Grassani
Il punto su cui ci si gioca praticamente tutto è quello che era poi il filo conduttore del comunicato del giudice, e cioè che il Napoli aveva già rinunciato a partire per Torino prima ancora che arrivasse il veto ufficiale dell’ASL. Una sottigliezza concettuale che l’avvocato Grassani ha intenzione di ribaltare dimostrando che il Napoli avesse già inviato i bagagli all’aeroporto di Capodichino e avesse già organizzato tutto, dal pullman all’aeroporto di Torino Caselle fino ai tamponi da effettuare in loco. Poi è arrivato il documento dell’ASL e il Napoli vuole dimostrare che era già chiaro che non ci fossero i margini per la trasferta, considerando il caso Genoa – molto diverso da tutte le situazioni precedenti – e il timore che i positivi in casa azzurra potessero essere ben più di due.
Il direttore dell’ASL: “Il Napoli voleva partire”
Lo ha (ri)spiegato anche il direttore dell’ASL Napoli 2, Antonio D’Amore, che a ‘Il Mattino’ ha ricostruito l’intera faccenda: “Le mie strutture non hanno fatto errori, è incredibile come solo il Ministro Speranza abbia detto che le Asl di Napoli hanno agito nel modo giusto. Venerdì la direzione dell’UOC ha contattato Zielinski e sabato il club per avere i nomi dei contatti stretti. A quel punto la dirigente Granata trasmette i nomitativi all’Asl Napoli 1 che emette, nel pomeriggio, lo stesso tipo di provvedimento che precedentemente era in vigore per Zielinski. Il Napoli chiede interpretazione al Capo di Gabinetto di Regione, ma non è tutto. Mi hanno chiamato sabato alle 19.30 alcuni membri dello staff medico del Napoli, mi hanno detto: “Direttore, stiamo rientrando, annulliamo la trasferta”. La mattina dopo chiedono una precisazione: “Ci sono i margini per partire in sicurezza?” Il Napoli ha provato a partire fino a domenica mattina, non abbiamo potuto che rispondergli che non c’erano le condizioni, non potevamo sapere che non ci fossero altri contagiati”.