Il Giudice Sportivo in settimana dovrà prendere una decisione in merito a Juve-Napoli, e per gli azzurri scendono in campo l’avvocato del club e il Presidente della Regione.
Oramai si tratta soltanto di aspettare il Giudice Sportivo e la sua decisione. Una decisione, quale che sia, destinata a lasciare qualche scontento e probabilmente anche qualche strascico. La sceneggiata in mondovisione che ha chiuso Juve-Napoli domenica sera in realtà ha aperto un altro Juve-Napoli, quello che si gioca sui media e sui social media in attesa del verdetto definitivo. E al centro di tutto c’è sempre lui, il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, l’unico vero arbitro di questa contesa, TAR e altri gradi di giudizio permettendo. Il Napoli intanto fa muro, non si esprime se non attraverso l’avvocato Grassani e continua ad allenarsi a testa bassa nella bolla di Castel Volturno. Altro pronunciamento che ci si attende è quello della Procura Federale, che in settimana ha visitato il centro di allenamento azzurro interrogando lo staff medico del Napoli per accertarsi che il protocollo fosse stato rispettato nel modo corretto.
Juve-Napoli: in attesa del Giudice Sportivo, De Luca difende l’autorità delle ASL
Il 3-0 a tavolino resta un’ipotesi concreta così come le opzioni multa e punti di penalizzazione, ma sono tutte eventualità che il Napoli respinge con forza, convinto di aver fatto tutto nel modo giusto e di essersi limitato ad accettare la decisione dell’ASL di non far partire la squadra. Una decisione difesa a spada tratta da tutto il mondo politico, specialmente in Campania dove il presidente De Luca ha preso posizione in maniera anche piuttosto plateale contro la Juventus e Andrea Agnelli. Resta questo conflitto di competenze e probabilmente è lì il nodo più difficile da sciogliere di tutta questa matassa.
Si vedrà, intanto i positivi nella rosa di Gattuso restano soltanto Zielinski ed Elmas mentre nel resto del calcio crescono a vista d’occhio. Rinviata anche Islanda-Italia Under 21 dopo che alcuni calciatori azzurri erano risultati positivi. Le autorità sanitarie islandesi stavano per bloccare la partita, in una situazione fotocopia di quella di Torino, ma la UEFA ha deciso saggiamente di non disputare la gara, evitandosi gli imbarazzi enormi che in questo momento stanno travolgendo la Lega Calcio.
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