Juve-Napoli sarà il primo esame per la squadra di Gattuso, che in caso di vittoria salirebbe già a +5 sui bianconeri dell’ex compagno Pirlo.
Otto gol fatti, zero subito. Due vittorie su due. Il campionato del Napoli non avrebbe potuto iniziare meglio ma adesso la squadra di Gattuso è chiamata a preparare il primo, vero esame della stagione. Domenica prossima infatti gli azzurri faranno visita alla Juventus, ovvero la squadra che ormai da 9 anni domina in Italia.
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Dopo la vittoria esterna di Parma e la goleada casalinga contro il Genoa, insomma, il Napoli cerca conferme al cospetto dei bianconeri che sono reduci dal pareggio strappato sul campo della Roma in 10 contro 11 per più di mezz’ora. I segnali per gli azzurri sono incoraggianti, ma è chiaro che un risultato positivo allo ‘Stadium’ rappresenterebbe un’iniezione di fiducia importante in vista di un campionato che si annuncia più combattuto di quelli precedenti. In caso di vittoria, inoltre, il Napoli guadagnerebbe già un margine di 5 punti sulla Juventus. Nulla di irrecuperabile ovviamente alla terza giornata, ma un possibile segnale in vista di una possibile lotta Scudetto.
Quella che si trova di fronte il Napoli quindi è una grande occasione per dimostrare che la strada intrapresa con Gattuso è davvero quella giusta, il tutto mentre altri sono ancora comprensibilmente un cantiere aperto dopo il cambio di guida tecnica, da Sarri a Pirlo, e tanti nuovi acquisti da integrare al meglio. Nell’undici tipo degli azzurri invece, Osimhen a parte, le novità sono davvero poche. Non un dettaglio in una stagione fortemente compressa per le note vicende e di fatto senza la possibilità di sperimentare nuove soluzioni nelle classiche amichevoli estive. Così se l’ex compagno Pirlo è costretto a scottarsi subito, Gattuso può consolidare il suo credo con un gruppo che ormai conosce bene metodi di lavoro e credo tattico. Perché d’altronde, come disse lo stesso Ringhio qualche settimana fa quando la Juventus ha affidato la panchina all’amico Andrea: “Adesso sono cazzi suoi”.
Vincere nella Torino bianconera, comunque, non sarà facile. Basti pensare come negli ultimi 9 anni l’unico successo del Napoli allo ‘Stadium’ resti quello ottenuto nell’aprile 2018 dalla squadra allora allenata da Sarri, quando il colpo di testa di Koulibaly in pieno recupero illuse un popolo intero di poter davvero ‘attaccare il Palazzo’, salvo crollare sette giorni dopo sul campo della Fiorentina sotto i colpi del Cholito Simeone. Ecco perché, anche in caso di trionfo, l’obiettivo sarà soprattutto uno: tenere i piedi per terra e frenare i facili entusiasmi. La strada, anche se giusta, resta molto lunga.
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