Se non fosse stata un’amichevole, Sporting-Napoli si sarebbe giocata per la Uefa perché le norme lo prevedono: cosa dice il protocollo se i calciatori risultano positivi al Covid-19.
La partita annullata contro lo Sporting Lisbona preannuncia che sta per cominciare una stagione difficile, piena di punti interrogativi. Sarebbe dovuta essere l’ultima amichevole, quella che avrebbe definito gli undici titolari o che avrebbe chiarito il modulo tattico da mettere in campo con avversari di livello. Di certo ora Gattuso si dovrà accontentare dei test con le quattro squadre abruzzesi, di rango inferiore ai lusitani. Non ci sarà più tempo per altre prove prima della prima giornata di Serie A, domenica a Parma. Tuttavia, fa riflettere che la gara sia stata sospesa solo poche ore prima del calcio d’inizio, con un preavviso tardivo e gli azzurri che sono dovuti restare in Portogallo. La diffusione del virus non è stata arrestata, anzi, alcuni Paesi contano casi in aumento. Ma la Uefa va a testa bassa, non guarda in faccia a nessuno e prosegue per la sua strada.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Calciomercato, Napoli-Milik: separati in casa. E ora Arek rischia
Protocollo Uefa, in caso di calciatori positivi al Covid-19 cosa succede
Se Sporting-Napoli fosse stata una partita di preliminare Champions o Europa League, molto probabilmente si sarebbe disputata ugualmente perché la squadra di casa aveva un numero adeguato di atleti da inserire in lista. Infatti, i casi positivi evidenziati dal club portoghese sarebbero solo 3. Il protocollo Uefa prevede che se un gruppo di calciatori viene messo in quarantena, la partita può essere disputata se la squadra può mettere in campo almeno 13 giocatori (di cui un portiere) e che risultino negativi ai test anti-Covid. Se il numero di giocatori disponibili è inferiore a 13, allora il match può essere riprogrammato. Proprio in una sfida di Nations League, la Repubblica Ceca ha riscontrato due casi positivi tra i suoi calciatori e ha chiesto il rinvio del match, respinto dalla Uefa. Il rifiuto dell’organo calcistico europeo è dovuto al fatto che la Nazionale avrebbe potuto schierare il resto della squadra risultata negativa al test. Nonostante il via libera, i Boemi hanno preferito cambiare in toto i convocati, compreso lo staff tecnico: gli esordienti hanno perso contro la Scozia 1-2.
Ci sono alcuni casi in cui un match può essere spostato, come accaduto alla Nazionale femminile israeliana che avrebbe dovuto sfidare l’Italia questo giovedì per le qualificazioni ad Euro2022. Lo Stato del Medio-Oriente ha indetto un nuovo lockdown, il primo Paese a chiudere in maniera drastica per la seconda volta, e dunque le ragazze non avrebbero avuto modo di viaggiare in aereo.
Ma questi sono eventi eccezionali e la Uefa preferirebbe seguire i calendari già fitti di partite e di appuntamenti. Un rinvio manderebbe all’aria i piani e sarebbe difficile da gestire. Il Napoli giocherà l’Europa League e c’è il rischio elevato di dover viaggiare in Stati in cui il Coronavirus può essere un grosso ostacolo per il regolare svolgimento di un match. Addirittura, in alcune circostanze, la squadra di casa può richiedere di giocare in altri luoghi pur di scendere in campo regolarmente e non annullare un evento. Nel caso non sia possibile, il rischio del 3-0 a tavolino per gli ospiti è dietro l’angolo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ancelotti vola con Allan e James: il Napoli che poteva essere