Milik va alla guerra per la Juve sulle orme di Higuain ma il precedente lascia qualche dubbio. E intanto i bianconeri cambiano obiettivo.
Un attaccante, il Napoli da una parte e la Juventus dall’altra. In mezzo una trattativa in salita e tanti soldi sul tavolo. Quattro anni dopo ci risiamo. Stavolta però il protagonista della contesa si chiama Arek Milik che, proprio come Gonzalo Higuain nel 2016, vuole fortemente continuare la sua carriera in bianconero dove peraltro raccoglierebbe l’eredità del Pipita ed è pronto andare in ‘guerra per la Juve’.
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Milik come Higuain, guerra per la Juve: analogie e differenze
A mettersi di mezzo tra i due ‘promessi sposi’, oggi come allora, è Aurelio De Laurentiis. Seppure con tutte le differenze del caso. Arek Milik infatti al contrario di Higuain non è incedibile, anzi, ma il Napoli non intende svenderlo né scambiarlo con giocatori non particolarmente graditi. Inoltre stavolta la Juventus non potrà avvalersi del pagamento di una clausola rescissoria da 90 milioni di euro evitando così qualsiasi trattativa con De Laurentiis che nelle scorse settimane ha lanciato un messaggio chiaro alla società bianconera, seppure senza mai citarla direttamente: “Non faremo una campagna di saldi, quindi potrebbero restare anche quelli che oggi sembrano in partenza. Ci sono avvoltoi che stanno aspettando per colpire in picchiata. Ma noi abbiamo corazze impenetrabili, quindi si sbeccheranno e non otterranno ciò che vogliono ai prezzi che gli farebbero comodo”.
La linea dura di De Laurentiis, la Roma e il rischio tribuna
Nelle ultime ore rimbalzano le voci su una presunta telefonata in cui Pirlo, nuovo allenatore bianconero, avrebbe chiesto a Milik di tenere duro e se necessario aspettare un anno per trasferirsi poi alla Juve a parametro zero. Voci che avrebbero fatto letteralmente infuriare De Laurentiis dato che il Napoli ormai da settimane tratta parallelamente con la Roma per uno scambio che porterebbe Cengiz Under alla corte di Gattuso e Milik nella Capitale, sempre che Dzeko accetti di lasciare i giallorossi per diventare il nuovo attaccante della Juve. Il triangolo, insomma, sembra ormai delineato ed il precedente di Higuain dovrebbe forse portare Milik a fare qualche riflessione sulla reale opportunità di andare alla guerra per trasferirsi alla corte di Madama.
Il precedente Higuain, Milik avvisato: da leader a indesiderato
Nel 2016 infatti il Pipita sbarca a Torino come colpo da 90 milioni, capocannoniere della Serie A e recordman di gol in un singolo campionato di Serie A. Un top player strappato al Napoli nel punto più alto della sua carriera ma che alla Juventus non riuscirà a confermarsi del tutto. Dopo due stagioni da titolare e altrettanti Scudetti, con in mezzo una finale di Champions League persa a Cardiff contro il Real Madrid, Higuain viene ‘scaricato’ al Milan in prestito e quando la scorsa estate tornerà alla Continassa in società gli fanno presto capire che sarebbe meglio farsi da parte. Il Pipita però resiste e alla fine ottiene di giocarsi un’altra stagione in bianconero, il tutto fino alle parole taglienti pronunciate da Pirlo durante la sua prima conferenza da tecnico: “Ho parlato con Gonzalo, è una persona che ammiro tantissimo. Ha fatto un ciclo importante qui, ma parlando anche col ragazzo abbiamo deciso che le strade si devono separare. Lui è stato messo da parte, ma da persone serie. Ci siamo parlati negli occhi e abbiamo deciso”. Da leader a indesiderato, ne vale la pena?