Dal debutto contro il Parma, il Napoli di Gattuso domani sera affronterà i Ducali con un’altra consapevolezza e anima diversa: ecco cos’è cambiato e cosa c’è da migliorare.
Sono passati sette mesi dal debutto sulla panchina azzurra di Rino Gattuso. Il tecnico aveva l’arduo compito di ristabilire un po’ d’ordine all’interno di un gruppo in totale confusione. C’era caos in campo e fuori. Le cose sono cambiate notevolmente, e con il tempo si comincia a vedere il Napoli di Gattuso. Una squadra con un’idea di gioco, con giocatori pronti a sacrificarsi e dare il 100% fino al triplice fischio di una partita. Da Parma a Parma, un girone dopo, Ringhio ha ottenuto piena fiducia da parte di tutto l’ambiente, dal presidente ai tifosi.
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La Coppa Italia e il debutto in Champions League
In una stagione così particolare, stoppata a causa della pandemia, i partenopei sono riusciti ad aggiudicarsi un trofeo e un posto sicuro in Europa League. Ma soprattutto sono ancora in corsa in Champions League, grazie ad un’ottima prestazione nella gara d’andata al San Paolo. Gattuso stava rischiando addirittura di fare il colpaccio in casa contro i blaugrana, alla sua prima presenza da allenatore in una partita della competizione più affascinante d’Europa. Tra poco più di due settimane, gli azzurri affronteranno il Barcellona e se la giocheranno a viso aperto, consapevoli di poter pungere ad una squadra in crisi con il proprio tecnico.
Da Parma a Parma, i problemi risolti e irrisolti del Napoli di Gattuso
Rino non ha fatto miracoli. Però, va dato il merito di aver rivalorizzato una squadra forte, con una rosa ampia e di ottimo valore. Dalla partita di andata con il Parma, Gattuso ha cambiato modulo, gerarchie, gioco, ritmo: il Napoli effettua una manovra decisamente più veloce e aggressiva. Sul piano psicologico, la squadra è convinta di potersela giocare contro chiunque e sta lavorando per arrivare ad ottenere la continuità e la mentalità vincente. C’è ancora qualcosa da aggiustare. Per esempio, il numero elevato di reti subite e quello basso di reti fatte, date le tante azioni offensive create. E’ ancora un Napoli sprecone e poco concreto, ma il tempo per migliorare quest’aspetto ci sarà in vista della prossima stagione. In 19 partite di Serie A, la media punti per partita degli azzurri è 1,84. I margini di miglioramento ci sono, ma la base è solida.
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