Tanti i nodi da sciogliere sulla ripartenza della Serie A: dagli orari delle partite, ai contratti in scadenza fino alla battaglia per i diritti tv.
Si riparte, quindi. Dopo due mesi di tira e molla alla fine il calcio ha partorito la decisione, ma non è stata una scelta né armonica né armoniosa. Anzi, permangono una serie di nodi strettissimi da sciogliere, dalla tiritera sui giorni di quarantena in caso – ormai sempre più improbabile – di nuovo positivo a tutte le questioni economiche e burocratiche rimaste in sospeso in questi mesi di lockdown.
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Diritti tv: tensione Lega-Sky, nodo Diretta Gol
Continua lo stallo alla messicana fra le tv, la Lega Calcio e il Governo. Le emittenti chiedono uno sconto o una dilazione dei pagamenti, la Lega fa muro e minaccia di staccare il segnale soprattutto a Sky, che sarebbe in ritardo nel pagamento della sesta rata dei diritti. Intanto Spadafora continua a spingere per avere in chiaro almeno Diretta Gol, un’ipotesi che non infiamma per nulla le emittenti.
Ripartenza Serie A: caos su contratti in scadenza e orari
Resta il nodo dei contratti in scadenza al 30 giugno, una scadenza che ormai si fa sempre più vicina: Gravina propone una proroga ma i dettagli sono ancora da definire. Tornando al campo, un altro nodo è quello relativo agli orari delle partite. I calciatori rifiutano di giocare in pomeriggio per via del caldo ma la Lega aveva già previsto le partite alle 17. Insomma, alla fine si riparte pure, ma il clima, Covid o non Covid, non è certo dei migliori.