La Serie A ha presentato il nuovo protocollo per la ripresa degli allenamenti collettivi. Tre le modifiche: dai tamponi al ritiro.
Si riparte, anzi no. Il Governo aveva previsto per lunedì 18 maggio il via libera agli allenamenti collettivi delle squadre di Serie A ma a frenare stavolta sono state le società. Fatta eccezione per il Parma, che ha scelto la strada del ritiro di gruppo a Collecchio, gli altri 19 club hanno infatti bocciato il protocollo del CTS per la ripresa degli allenamenti chiedendo sostanziali modifiche.
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La Lega di Serie A così domenica pomeriggio ha redatto il nuovo protocollo con tre sostanziali novità che renderebbero più semplice la ripresa degli allenamenti collettivi. Protocollo ovviamente condiviso con la FIGC e poi immediatamente inviato al Ministero dello Sport per ottenere al più presto l’ok del CTS.
Tre i punti chiave del nuovo protocollo: no al ritiro obbligatorio per l’intero gruppo squadra, più tamponi per tutti e niente quarantena collettiva in caso di singolo giocatore positivo. Le squadre insomma riprenderebbero ad allenarsi normalmente lasciando ai calciatori la possibilità di dormire a casa.
Gli stessi giocatori però verranno sottoposti ai tamponi ogni 3-4 giorni per controllare il loro stato di salute. In caso di giocatore positivo andrà in quarantena solo il diretto interessato, mentre i compagni a quel punto si chiuderanno in ritiro ma potranno continuare ad allenarsi e verranno sottoposti a tampone ogni 48 ore. In questo modo viene alleggerita anche la posizione dei medici sociali, altro punto di scontro sul primo protocollo tra CTS e club di Serie A.
L’ok del Comitato tecnico-scientifico al documento della Lega sembra una formalità e dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni. Solo allora le squadre potranno finalmente riprendere gli allenamenti di gruppo ma per la ripresa del campionato ci sarà da aspettare ancora. L’ultimo DPCM infatti sarà valido fino al 14 giugno, cosa che mette in forte dubbio la ripartenza del 13 giugno auspicata dalla Lega qualche giorno fa.
Il tutto senza considerare che lo slittamento degli allenamenti collettivi potrebbe consigliare anche ai club di posticipare la ripartenza del campionato almeno di una settimana. La data giusta, insomma, alla fine potrebbe essere quella del 20 giugno. L’ultima parola comunque, anche in questo caso, spetterà al CTS in relazione alla curva dei contagi.
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