Nicola Rizzoli spiega perché l’audio VAR sul fallo di Pjanic in Inter-Juve del 2018 non esiste e risponde all’ex procuratore Pecoraro.
Le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da Giuseppe Pecoraro a ‘Il Mattino’ hanno fatto molto rumore. L’ex procuratore federale è tornato sul controverso episodio della mancata espulsione di Miralem Pjanic durante Inter–Juventus del 28 aprile 2018, gara vinta in rimonta dai bianconeri e che di fatto ha deciso la serrata corsa scudetto col Napoli, denunciando la presunta sparizione del colloquio tra il VAR e l’arbitro di campo Orsato: “L’unico episodio in cui non c’è audio registrato era l’unico che ci importava: quello che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic”. Accuse a cui adesso risponde Nicola Rizzoli.
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Il designatore, intervistato da ‘Sky Sport’, da un lato ha confermato come l’audio richiesto da Pecoraro non esista ma dall’altro spiega come questo dipenda esclusivamente dal rigido protocollo sul VAR: “La situazione del secondo, mancato giallo a Pjanic in Inter–Juventus non rientra nel protocollo e dunque non è stata registrata. Pecoraro ha richiesto l’intera registrazione di Inter-Juve, una cosa che non esiste e non viene mai fatta”. Il protocollo d’altronde, come puntualizzato da Rizzoli, è chiaro e prevede l’intervento del VAR solo in caso di un fallo da rosso diretto sfuggito all’arbitro di campo.
Non solo. Gli audio dei colloqui tra arbitri e VAR non vengono registrati direttamente né dall’AIA né dalla FIGC: “Le uniche registrazioni presenti sono quelle da protocollo. È giusto chiarire, non bisogna fare confusione ma essere chiari. Soltanto le situazioni da protocollo vengono registrate. Peraltro non dagli arbitri, ma da un provider esterno che mette poi le clip a disposizione per eventuali situazioni di didattica. Queste clip vengono poi mandate all’Ifab e restano in loro possesso”.
Lo stesso Rizzoli non ha nascosto che l’episodio incriminato sia stato un chiaro errore arbitrale, come aveva peraltro già ammesso qualche settimana dopo la gara di ‘San Siro’. Il VAR però secondo il rigido protocollo non avrebbe potuto evitare quell’errore in alcun modo: “Nelle situazioni dubbie, il VAR dice ‘Fermo, non ricominciare’. In quel momento c’è un silent check. Successivamente, dal VAR arrivano indicazioni. È evidente che sarebbe stato giallo per Pjanic. Orsato ha sbagliato, ma non ci sono segreti”.
Pecoraro d’altronde, nel ruolo di procuratore federale, allora aveva aperto un’indagine su quanto accaduto durante Inter-Juve. Indagine che poi fu costretto ad archiviare come spiegato da lui stesso: “Avevo avuto degli esposti, sottoscritti, di associazioni, tifosi, organizzazioni sul suo operato e per non sbagliare chiesi anche ai miei vice se era il caso di aprire o no un procedimento. Io sono certo che non ci sia stato dolo, ma ero obbligato a procedere, anche perché dovevo dare delle risposte a quegli esposti. Alla fine ho archiviato”. Caso chiuso?
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