Stop Serie A, continua il braccio di ferro tra Governo e Federcalcio sul futuro del campionato italiano. Spadafora fa chiarezza sulla situazione
Il Governo spinge per rinviare i campionati, ma la Federcalcio non ci sta. Parole chiare, quelle del presidente Gravina, che ha paventato l’ipotesi di un tracollo del calcio se davvero si rinviassero i campionati. Quella che finora era stata una timida disputa sulla ripresa o meno della Serie A si sta ora tramutando in uno scontro senza esclusione di colpi. La miccia l’ha accesa la decisione del governo francese di sospendere la Ligue 1. Da lì in poi il ministro allo Sport Spadafora sta cercando di accodarsi a questa decisione per applicarla anche al calcio italiano. Ma la FIGC non ci sta e attraverso il suo presidente prende posizione netta: “Non firmerò il blocco dei nostri campionati – ha detto Gravina – sarebbe un danno da 800 milioni di euro e segnerebbe la morte del calcio”. Il nodo resta il protocollo medico, sul quale non c’è alcun accordo col Ministero, e i tempi stringono sempre più per la ripresa dei campionati.
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Stop Serie A, Spadafora: “Se non si trova accordo con il Governo ci sarà la fine del campionato”
Intervenuto a Rai 3, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato del futuro della Serie A e la possibilità di uno stop definitivo: “Basta scontri e polemiche inutili. Serve un accordo sui protocolli per la ripresa degli allenamenti tra il Comitato tecnico scientifico e la FIGC. In alternativa il Governo si prenderà la responsabilità della cancellazione del campionato. Nel caso di chiusura definitiva sarà il Governo a creare quelle condizioni affinchè l’intero movimento paghi il meno possibile a livello economico.”