Gennaro Gattuso ha le idee chiare su quello che sarà il suo futuro al Napoli: l’incontro con De Laurentiis del 6 marzo ha già chiarito tutto.
Come un rinnovo, anche se la firma non c’è mai stata: da quel 6 marzo, giorno dell’importante incontro con De Laurentiis, il futuro di Gattuso ha assunto la piega delle tinte azzurre del Napoli che continuerà ad essere la sua squadra, almeno fino al 2021. E’ quella la scadenza del suo contratto che prevede una clausola d’uscita da esercitare entro il 30 aprile: secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ non esiste minimamente il rischio che ‘Ringhio’ possa ricorrere a questo escamotage per concludere l’esperienza in Campania, immerso com’è a 360 gradi nel progetto che lo vede protagonista.
Troppa la voglia di riportare il Napoli ai piani alti della classifica, lasciati in maniera improvvisa al culmine di un’involuzione tecnica che ha interessato diversi giocatori: impensabile, dunque, che la missione di Gattuso sia già finita qui, proprio quando iniziavano ad intravedersi i frutti del duro lavoro, tramutati in campo con le vittorie che hanno ridato fiducia e stabilità ad un ambiente compromesso pesantemente dai veleni post-Salisburgo, evento cruciale della stagione e apripista della crisi.
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Nel contratto di Gattuso è presente anche un’altra opzione, stavolta esercitabile da De Laurentiis: questa scadrà l’8 giugno ma non verrà minimamente presa in considerazione dal presidente che non si lascerà prendere dalla tentazione di sondare nuovi profili per la panchina del Napoli. La soddisfazione per l’operato di Gattuso è evidente e quindi perché cambiare interrompendo un percorso ben avviato e potenzialmente vincente?
Una volta terminata la stagione bisognerà mettersi nuovamente ad un tavolo per discutere dell’eventuale prolungamento della scadenza dell’accordo, stavolta con tanto di firme reali e non immaginarie: passo quanto mai necessario per allontanare lo spettro di un nuovo ribaltone tecnico che avrebbe l’effetto negativo di destabilizzare squadra e tifosi.