La Serie A attende una prima risposta dal Ministro Spadafora, e intanto il Napoli ha organizzato il ritiro a Castel Volturno per il ritorno agli allenamenti
La Lega Serie A è compatta e decisa a proseguire il torneo. Questo, però, non basta per scendere in campo. Serve l’approvazione del Governo e oggi ci sarà una videoconferenza tra alcuni componenti federali e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. In ballo c’è la ripresa del campionato, ma difficilmente sarà presa una decisione così importante già in questo primo vertice. Inoltre, non si può prevedere il futuro e, per quanto riguarda la diffusione del virus, nessuno sa cosa possa accadere tra un paio di settimane. I nuovi casi positivi stanno diminuendo e i guariti stanno aumentando, ma non bisogna sottovalutare che il possibile ritorno in campo coinciderà con la Fase 2. Ciò che potrà esser concordato in questo incontro, sarà il ritorno agli allenamenti di gruppo. Le società di Serie A, FIGC e un comitato medico-scientifico proporranno al Ministro il protocollo sanitario che i club rispetteranno per salvaguardare la salute degli atleti e per evitare ulteriori contagi. I presidenti chiederanno di esimere le società da ogni tipo di responsabilità in caso di contagio dei giocatori in questo primo rientro ad una vita “normale”.
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Il Napoli preparerà il suo ritiro a Castel Volturno, in vista della ripresa degli allenamenti il 4 maggio. Saranno previsti due ingressi separati al centro sportivo, uno riservato allo staff tecnico e ai calciatori, e l’altro per dirigenti e addetti ai lavori. Il principale obiettivo è quello di blindare il ritiro ed evitare contatti tra persone che appartengono a nuclei diversi. Infatti, il gruppo squadra sarà completamente isolato per diversi giorni e si parla di circa 60 unità, tra giocatori, allenatore, preparatori, medici, magazzinieri e il cuoco. Inoltre, la società partenopea ha deciso di sottoporre i suoi tesserati a 3 tamponi. Il primo test sarà effettuato da casa, gli altri sono previsti nei prossimi inizi di settimana. Protezione massima, la dirigenza non vuole correre rischi. I giocatori faranno le docce nell’hotel di fianco al training center e si ritroveranno in campo e negli spogliatoi lo staff munito di mascherine e guanti, pur facendo parte di quel gruppo di 60 persone.
Dunque, sarà un ritiro molto riservato, un privé che il Napoli e le altre squadre di Serie A rispetteranno come compromesso per concludere la stagione. Un passo falso può essere molto rischioso, e per questo motivo il Governo vuole conoscere al meglio ogni dettaglio del protocollo sanitario.
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