Taglio stipendi, Conte regala l’assist ai club. Ma l’Assocalciatori non ci sta

Taglio stipendi, con l’allungamento del decreto potrebbe arrivare la svolta. L’Assocalciatori risponde considerando smart-working il lavoro da casa

Pallone Serie A
Pallone Serie A (Getty Images)

Dopo l’allungamento delle misure restrittive fino al 3 maggio imposto dal premier italiano Giuseppe Conte nella giornata di ieri, questa potrebbe essere la svolta per arrivare ad un accordo sul taglio degli stipendi. Come riporta l’edizione odierna del Corriere Dello Sport infatti, l’avvocato Zaccheo ha fatto sapere ai club che una volta entrato in vigore un decreto che impedisce di giocare e di allenarsi, la cosa più corretta sarebbe quella di non pagare gli stipendi. Immediata la risposta dell’Assocalciatori, che ha controbattuto considerando gli allenamenti casalinghi dei calciatori con tanto di schede fornite dagli allenatori come uno smart-working. Le trattative interne tra club e i rispettivi calciatori intanto continuano, e probabilmente già dalla settimana prossima potrebbero arrivare degli accordi.

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Taglio stipendi, agente Hysaj e Rui: “Devolviamo i soldi ai calciatori delle serie minori”

Intervistato da Il Mattino, il noto agente dei due calciatori del Napoli Elsed Hysaj e Mario Rui, Mario Giuffredi, ha parlato della questione relativa al taglio degli stipendi, che sta tenendo banco in Lega Calcio: “Sono d’accordo al taglio degli stipendi – ha detto il noto agente – ma che vengano devoluti ai calciatori di Serie C e Serie D. I calciatori sono a conoscenza della situazione, non vivono su un pianeta diverso. Non alzano muri sullo stop ai pagamenti, ma dare una parte di essi ai giocatori delle serie minori sarebbe la cosa giusta.”

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