Serie A, si va verso il ritorno in campo a fine maggio, coronavirus permettendo. Sensazioni positive, ma non c’è nessuna certezza
L’Italia inizia ad intravedere una luce in fondo al tunnel chiamato coronavirus, e così anche il calcio. Ormai tutto è indirizzato verso la ripresa a fine maggio, con un calendario serrato che prevederebbe partite praticamente tutti i giorni, per accorciare i tempi e chiudere la stagione entro l’estate, in attesa della UEFA che avrà tempi più lunghi, vista l’evoluzione tardiva dell’emergenza negli altri Paesi. Le feste pasquali potrebbero essere l’inizio degli ultimi giorni di lockdown per gli azzurri, che presto inizieranno tutti gli accuratissimi test medici necessari per riprendere l’attività e poi torneranno ad allenarsi a Castel Volturno. Rigorosamente vietati gli assembramenti, squadra divisa in gruppetti e le camere dell’albergo a fare da spogliatoi e docce. Tutto orientato verso la massima sicurezza per i calciatori. Resta sul tavolo anche la questione stipendi. Saltato l’accordo Lega-Assocalciatori, De Laurentiis sta usando una tattica attendista, ma presto si dovrà arrivare a un punto. L’ingaggio di aprile alla fine dovrebbe saltare così come quello della metà di marzo senza allenamenti. Poi, se si riprende ad allenarsi e poi a giocare, da maggio in poi tornerà tutto normale.
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Serie A, Perinetti: “Taglio stipendi doveroso”
Intervenuto ai microfoni di Canale 21, l’ex dirigente del Napoli Giorgio Perinetti ha parlato della situazione relativa al taglio degli stipendi dei calciatori di Serie A che sta tenendo banco in questi giorni: “E’ un gesto doveroso in un momento drammatico come questo – ha detto Perinetti – ci sta che ci siano alcuni screzi, trovare accordo tra Lega e Aic non era possibile.
Sulla ripresa del campionato: “Ovviamente tutti ci auguriamo che si possa ritornare al più presto a giocare, ma ci dovranno essere le condizioni adeguate, a decidere sarà il coronavirus.”