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Amarcord – De Sanctis al Napoli: la storia del portiere giramondo

L’arrivo a 32 anni, il ruolo da leader, la Coppa Italia, il record di imbattibilità fino al trasferimento alla Roma: la storia di De Sanctis col Napoli.

Si può arrivare a 32 anni in una squadra, restarci ‘solo’ quattro stagioni e scrivere pagine importanti nella storia di quella stessa squadra? La risposta ha un nome e cognome: Morgan De Sanctis. Abruzzese di nascita, il portiere a Napoli ha vissuto gli anni migliori della sua carriera vincendo una Coppa Italia da leader indiscusso. In campo e fuori.

La storia di De Sanctis al Napoli: il feeling speciale con Mazzarri

De Sanctis guida la difesa (Getty Images)

De Sanctis viene portato sul Golfo nell’estate del 2009 da Pierpaolo Marino, ovvero colui che lo aveva scoperto ai tempi di Pescara. Il portiere ha già 32 anni e varie esperienze tra cui alcune non molto fortunate: dalla fugace avventura alla Juventus, fino agli anni di Udine. Poi Siviglia e Galatasaray. Il club azzurro lo acquista proprio dagli andalusi, dove era rientrato per fine prestito. Sulla panchina del Napoli c’è Roberto Donadoni, suo CT in Nazionale durante gli Europei 2008. La svolta però arriva quando Donadoni viene sostituito da Walter Mazzarri col quale De Sanctis diventa un punto fermo in campo e soprattutto fuori. Nella sua prima stagione guida con autorità la difesa formata da Campagnaro, Paolo Cannavaro e Aronica, giocherà tutte le partite e contribuirà in modo decisivo alla qualificazione in Europa League.

Il record di imbattibilità, i rigori parati, la Coppa Italia


Nel 2010/11 il portiere abruzzese le gioca ancora una volta tutte ma soprattutto stabilisce il nuovo record di imbattibilità casalingo nella storia del Napoli: 799 minuti senza subire gol contro i 763 minuti di Luciano Castellini nel 1981/82. Ed al termine della stagione, dopo 21 anni, la città può festeggiare il ritorno in Champions League dove De Sanctis sarà grande protagonista: prima parando un rigore a Mario Gomez contro il Bayern Monaco, poi murando Balotelli nella storica vittoria casalinga contro il Manchester City. La corsa europea del Napoli verrà fermata dal Chelsea agli ottavi ma la grande soddisfazione per De Sanctis sarà la Coppa Italia alzata al cielo dell’Olimpico di Roma dopo aver battuto la Juventus di Conte.

Il rimpianto scudetto e il trasferimento alla Roma

De Sanctis in Champions (Getty Images)
La stagione 2012/13, aperta dalla sconfitta di Pechino in Supercoppa Italiana tra le polemiche, è l’ultima di De Sanctis al Napoli. Gli azzurri chiuderanno al secondo posto dietro la solita Juventus con 78 punti, record nella storia del club superato poi da Maurizio Sarri. L’addio di Walter Mazzarri convince De Sanctis a lasciare Napoli per trasferirsi alla Roma dove giocherà ancora tre anni prima di chiudere la carriera al Monaco e tornare nella Capitale come dirigente. Le quattro stagioni sul Golfo, però, restano indimenticabili.
Lelio Donato

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