Battaglia sul futuro della Serie A: il campionato potrebbe essere già finito

La Lega di Serie A riflette su come e se riprendere la stagione ma il campionato rischia seriamente di essere già finito. C’è chi spinge per questa ipotesi.

Col passare dei giorni quella che era la peggiore delle ipotesi rischia di trasformarsi in una dura quanto ineluttabile realtà: e se il campionato 2019/20 fosse già finito? Su questa linea sarebbero schierati vari club di Serie A, ma non mancano gli irriducibili del pallone che un po’ per convinzione e un po’ per interesse insistono sulla necessità di tornare in campo appena sarà possibile ma comunque prima dell’estate.

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Giallo sulla Serie A: la posizione della Lega

rinviata Juve Inter
Allianz Stadium vuoto (Getty Images)

Tra questi c’è ad esempio l’amministratore della Lega, De Siervo, ed ovviamente il presidente Lotito che con la sua Lazio si stava giocando la possibilità di conquistare uno storico Scudetto. Altri invece spingono per la soluzione opposta. Molti club d’altronde a 12 giornate dalla fine ufficiale del campionato non hanno più obiettivi sportivi da raggiungere o li hanno già raggiunti e davanti alla possibilità di perdite significative piuttosto che ripartire, quasi certamente a porte chiuse, preferirebbero chiudere tutto e risparmiare sugli stipendi dei calciatori. Intanto molti giocatori stranieri, primi tra tutti quelli di Juventus e Inter ma pure Ibrahimovic e tanti altri, sono rientrati nei rispettivi stranieri e in caso di ritorno in Italia dovrebbero restare altre due settimane in quarantena. Cosa che di fatto rischia di fare slittare ulteriormente la ripresa del campionato.

Il taglio agli stipendi: la strada per contenere le perdite

quando riprende la serie A Lotito
Claudio Lotito (Getty Images)

Nel caso in cui la stagione non riprenda, come detto, i club chiederanno un significativo taglio agli stipendi dei calciatori pari a circa il 30% con un risparmio complessivo pari a circa 450 milioni lordi a fronte di una perdita stimata che oscilla tra i 200 e i 700 milioni di euro. Trovare un accordo però anche su questo punto sarà tutt’altro che facile. Intanto le società oggi hanno presentato le prime offerte ufficiali al Governo: dalla revisione delle legge Melandri sui diritti tv alle agevolazioni per gli stadi fino al via libera per la pubblicità sulle scommesse sportive e l’introduzione di un nuovo gioco legato al mondo del calcio.

E se il campionato fosse già finito? Le possibili soluzioni

Champions League
Champions League (Getty Images)
Resta da capire cosa succederebbe se alla fine il campionato non potesse più riprendere. La FIGC infatti dovrà comunque comunicare all’UEFA le squadre che parteciperanno alle coppe europee 2020/21 e in tal senso si annuncia una nuova battaglia tra chi vorrebbe fare valere il ranking, chi la classifica della stagione 2018/19 e chi invece vuole che venga presa in considerazione la situazione al momento dello stop. Quest’ultima, al momento, sembra la linea prevalente ma in assenza di una regola chiara il rischio di contenziosi anche legali sembra altissimo. Il tutto senza parlare del problema promozione/retrocessioni. L’ipotesi di una Serie A con 22 squadre, specie considerando che nell’estate 2021 si giocheranno gli Europei, pare irrealizzabile. Il calcio, insomma, è ancora nel caos.
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