La presenza dei tifosi del Napoli al San Paolo è sempre stata importante per il raggiungimento degli obiettivi stagionali. Ma ora qualcosa è cambiato
Lo stadio San Paolo è la casa del Napoli da 60 anni e la “seconda casa” dei tifosi azzurri. In molte stagioni, giocare al San Paolo non era affatto facile per le squadre avversarie. La percezione che hanno in Italia e all’estero è quella di un vero tempio del calcio, un monumento sacro, che per un breve periodo è stata la sede principale delle magie di Diego Armando Maradona.
Da quando il Napoli ha partecipato alla sua prima Champions League, i tifosi seguono il rito, che ormai è diventato un classico anche in altri stadi, di urlare la parte finale dell’inno Uefa. Quell’urlo è diventato una sorta di avvertimento per chi viene a giocare da avversario. Insigne, prima della partita d’andata contro il Barcellona, ha affermato che non si è mai abituato a quell’urlo. E qualche anno fa, Yaya Touré ha ammesso di aver tremato quando ha sentito per la prima volta il grido “The Champions” dei tifosi azzurri.
Per anni, lo stadio San Paolo è stato un fortino per il Napoli. Ma negli ultimi due anni qualcosa è andato storto, soprattutto in questa stagione. Il bottino complessivo in casa è di 5 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Mostruoso e anomalo, considerando che il Napoli è conosciuto proprio per la sua solidità casalinga dovuta al supporto dei propri tifosi.
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Napoli, i numeri dei tifosi allo stadio San Paolo
Quando il Napoli è risalito in Serie A nella stagione 2007/08, la media era pari a 43.000 spettatori. Attualmente, la media dei tifosi azzurri allo stadio San Paolo è di 31.400, in sole 13 partite su 19. Quando ricomincerà la stagione, il Napoli avrà alcuni scontri importanti in casa come Milan, Roma e Lazio, in cui sicuramente è attesa una presenza massiccia di tifosi e quindi questo numero dovrebbe incrementare. E’ anche vero che quest’anno ci sono stati grossi problemi tra tifoseria e società, poi l’ammutinamento dei calciatori ha reso tutto più complicato, svuotando il San Paolo in qualche occasione. Ma anche l’anno scorso il trend era in calo. Durante la prima stagione di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli, in media c’erano 29.000 spettatori alle gare in casa. Per farvi capire, l’anno del purgatorio in Serie B, si è registrata una media leggermente superiore a quest’ultima.
Mentre, durante l’ultimo anno di Sarri, c’erano in media 43.000 tifosi al San Paolo. Ma cosa sono 40 mila persone, se i tifosi del Napoli del 2° scudetto hanno assistito ad uno Stadio praticamente sempre pieno? In media nella stagione 1989/90 c’erano 54000 spettatori. Addirittura, contro l’Inter è stata raggiunta quota 73 mila persone. E non è una casualità che quello stadio pieno abbia permesso al Napoli di Maradona di imporsi 2-0, mantenendo la porta inviolata. Altri tempi, altra storia, ma anche altro stadio.
La partita di questa stagione con più spettatori al San Paolo è stata quella con il Brescia: con circa 45.000 tifosi. Partita vinta, ma sofferta. Mentre la partita in casa con meno spettatori è stata con la Fiorentina, la prima del girone di ritorno. C’erano 22.000 tifosi che hanno assistito ad uno spettacolo indegno della squadra di Gattuso, forse il momento più complicato della sua gestione fino a questo punto.
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Napoli e la Champions, gli spettatori delle grandi occasioni
Quest’anno la media di tifosi allo stadio San Paolo durante le partite di Champions è leggermente più alta di quella in campionato. Infatti si contano circa 34.000 spettatori nelle 4 gare casalinghe. Ciò che accade all’estero è spettacolare. Al Camp Nou il Napoli dovrà aspettarsi 60 mila spettatori, forse più. L’Allianz Arena del Bayern Monaco è riuscito a riempirsi completamente per ben due volte in soli 4 match.
L’anno scorso, invece, i tifosi del Napoli durante le partite di Champions erano più presenti: circa 45.000 in sole 3 partite. Ma nulla a confronto a ciò che accadde nella Champions 2010/11: in 4 partite tre sold-out e media di 56.000 spettatori.
Il Napoli, per ricominciare a carburare, ha decisamente bisogno dell’appoggio della sua tifoseria. C’è la necessità di ritornare a quelle 50 mila anime azzurre che popolano curve, distinti e tribune, per far tremare le gambe a qualche altro avversario.
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Non avete idea di quanto ci mancate! Vott’ a fernì sta quarantena 😷 #TifosiNapoli #StadioSanPaolo #ForzaNapoliSempre #DecibelBellini #UnGiornoAllImprovviso pic.twitter.com/tddxjoq2is
— Decibel Bellini (@DecibelBellini) March 17, 2020