Serie A, il campionato andrà avanti appena ci saranno le condizioni sanitarie necessarie. Intanto, i casi di coronavirus tra i giocatori continuano ad aumentare
The show must go on. Così avrebbe detto Freddie Mercury in un momento storico come questo così difficile per l’Italia in primis ma anche per tutto il mondo, che sta vivendo una crisi economica e sanitaria senza precedenti a causa della pandemia di coronavirus che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese. Da Sassuolo-Brescia dello scorso 9 marzo il campionato italiano è attualmente fermo, e lo sarà almeno fino al prossimo 3 aprile, quando (si spera), la situazione sarà migliorata per il Belpaese. La Lega Serie A non ha nessuna intenzione di interrompere definitivamente il campionato, e nella serata di ieri ha radunato in video-conferenza tutti i rappresentanti dei club per valutare il da farsi e trovare una soluzione per portare a termine il campionato in corso. Ovviamente, mettendo la salute al primo posto. Ecco il comunicato:“La posizione della Lega Serie A, condivisa ieri con i Club e seguita da tutte le altre Leghe europee, resta quella di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno”.
Serie A, si moltiplicano i casi di coronavirus: 5 della Sampdoria
Intanto continuano ad aumentare i casi di coronavirus anche tra le fila dei giocatori della Serie A. Dopo Daniele Rugani e l’ex attaccante del Napoli Manolo Gabbiadini, attualmente in forza alla Sampdoria, si aggiungono altri 4 casi tra i blucerchiati, ovvero Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby e il dottor Amedeo Baldari.
Tre casi anche nella Fiorentina, ovvero Dusan Vlahovic, Patrick Cutrone e German Pezzella, oltre al fisioterapista Stefano Dainelli.
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