De Laurentiis lancia una proposta shock per risolvere il problema degli errori arbitrali: “Chiedere i danni? Perché no”. Poi ecco la provocazione.
Il presidente del Napoli torna a parlare intervistato da ‘Il Corriere dello Sport’ e ancora una volta le sue dichiarazioni sono destinate a fare molto rumore. Dopo le polemiche seguite alla sconfitta contro il Lecce nel mirino di De Laurentiis ci sono gli arbitri italiani, rei a suo dire di commettere ancora troppi errori nonostante l’utilizzo del VAR. Ecco perché il patron azzurro non esclude alcuna ipotesi.
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Troppi errori arbitrali: De Laurentiis lancia la proposta shock
Tra queste spicca la possibilità di richiedere i danni in caso di clamoroso errore arbitrale, come peraltro già avviene in molti campi: “Perché no? Il principio “chi sbaglia paga” assiste tutti i processi democratici in cui ci si confronta. E il calcio non fa specie. Se un giudice sbaglia nell’emettere una sentenza, può essere chiamato a risarcire i danni cagionati. L’arbitro non dovrebbe sottostare alle stesse regole? Il Napoli quest’anno si è visto negare moltissimi rigori. Non lo dico solo io, ma lo riconoscono anche tutti i media. Se questi torti a catena sviluppassero un danno di duecento milioni, chi li ripagherebbe?”. De Laurentiis poi si spinge oltre e se le cose non dovessero cambiare ipotizza addirittura lo stop del campionato: “Credo che ci sia materia per avvocati di livello. E il diritto talvolta apre brecce inedite. Che cosa accadrebbe se cinque, sei, sette società, offese da torti arbitrali gravi, dovessero decidere di fermare il campionato? Forse sarebbe il modo traumatico, ma efficace per spezzare questo pressappochismo e questa superficialità”.
Le soluzione di De Laurentiis: il VAR a chiamata
Il presidente del Napoli però propone anche una possibile soluzione per evitare di arrivare a tanto: “VAR a chiamata? È una misura doverosa, forse addirittura tardiva. Per me possono bastare due fiches, una per tempo, spendibili dagli allenatori. Se l’arbitro, per incapacità o per altezzosità, non lo adopera, si macchia di un delitto sportivo, perché compromette un risultato calcistico. Ma il calcio non è solo un gioco. È anche un’industria che produce risultati economici molto significativi per l’intera filiera dello sport”. De Laurentiis infine sottolinea ancora quanto possa pesare un errore arbitrale: “L’arbitro dovrebbe essere il simbolo dell’equidistanza, dell’efficienza e della credibilità. Se si rifiuta di impiegare un mezzo che gli consente di raggiungerle fa un torto anzitutto a se stesso. Poi fa un danno sportivo e, di conseguenza, un danno economico che può essere rilevantissimo”.