L’Ungheria vince ai rigori contro la Spagna e davanti al proprio pubblico, in una Duna Arena stracolma di tifosi diventa campione d’Europa di Pallanuoto
Era il 1926 e in quell’anno nasceva il Napoli Calcio, Walt Disney creava Mickey Mouse e in Italia veniva istituito l’Istat.
Era il 1926 e a Budapest, capitale della pallanuoto, si giocava il primo campionato europeo di pallanuoto maschile e l’Ungheria saliva sul tetto d’Europa battendo in finale la Svezia.
Dopo 94 anni e 33 edizioni, è di nuovo Budapest a ospitare gli Europei e sono di nuovo gli i padroni di casa dell’Ungheria a salire sul gradino più alto di tutti a spese della Spagna che si è arresa solo ai tiri di rigore dopo una partita in bilico fino all’ultimo secondo.
Un avvio meraviglioso della squadra iberica che nel primo tempo riesce a piazzare un doppio vantaggio che faceva presagire una semplice galoppata al successo. Ma la Duna Arena gremita di tifosi che dal primo all’ultimo momento hanno incitato i propri idoli, si sono rivelati l’arma segreta di questa finale.
Controsorpasso dei magiari, pareggio della Spagna: questo è stato l’andamento della partita fino alla fine, anche quando a 3 secondi dal fischio finale è nelle mani della Spagna la palla della vittoria in una controfuga che ha fatto zittire la Duna Arena e che ha fatto tornare l’euforia e il tifo solo quando il portiere dell’Ungheria Nagy ha parato il potente tiro scagliato dall’avversario sullo scadere del tempo.
Tiri di rigore: impeccabili tutti i giocatori di entrambe le formazioni. Ma al 4°rigore, l’allenatore magiaro Tamas Marcz decide di far scendere in acqua il secondo portiere Soma Vogel. Tiro dello spagnolo Larumbe: gol. Si va al 5° rigore. L’Ungheria segna e ai 5 metri si presenta lo spagnolo Granados Ortega che nei tempi regolamentari aveva già sbagliato un penality.
Fischio dell’arbitro, Granados tira e Vogel para: Ungheria campione d’Europa per la tredicesima volta nella sua storia.
Il giovane portiere 22enne Vogel in forza al Ferencvaros che fino a quel momento durante la finale aveva visto tutti i suoi compagni scendere in acqua e tifato in maniera sfegatata a ogni parata del suo collega di reparto, ha regalato una storica e romantica vittoria all’Ungheria che mancava da 11 anni e l’abbraccio dei suoi compagni e in particolare del primo portiere resterà nei cuori di tutti i presenti.
Dopo 94 anni il Campionato Europeo di Pallanuoto torna a Budapest e la Coppa torna tra le mani dei magiari.
Una storia romantica quella scritta alla Duna Arena di Budapest, patria della pallanuoto che a maggio ospiterà i Campionati Europei Master.
Una storia di sport che emoziona anche senza dover tifare per la stessa bandiera.
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