Gattuso l’ha subito lanciato nella mischia senza paura: ora Demme è diventato subito il beniamino del popolo azzurro. Che rinforzo per il Napoli!
Il giorno dopo Napoli-Juve è come il giorno dopo Napoli-Lazio. Una città che si sveglia con una vittoria di prestigio e un rinnovato entusiasmo per una stagione che sì, si può ancora raddrizzare. Dopo l’approccio horror Gattuso ha finalmente dato una sterzata decisa, all’insegna della stabilità e dell’equilibrio. Due caratteristiche che servivano come il pane al Napoli, due caratteristiche che hanno un nome e un cognome: Diego Demme. Da quando è arrivato a Napoli Demme ha conquistato subito il pubblico del San Paolo, che lo aveva eletto a nuovo beniamino dopo la Lazio e ora, dopo la Juve, già non sa più farne a meno. Una prestazione straordinaria quanto essenziale, quella del 28enne tedesco. Non bellissimo da vedere in campo ma fondamentale quando il pallone arriva dalle sue parti. 47 palloni giocati, 40 passaggi riusciti, molti dei quali a brevissima gittata. Regista sì, ma atipico, molto più votato al contenimento e con un piede caldissimo, nel contrasto e nella corsa.
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Napoli-Juventus, Demme moto perpetuo
Demme è stato il più falloso di Napoli-Juve (con 5 falli e un cartellino) ma anche il più veloce, con i suoi 8,3 km orari di media. Non quello che ha corso di più ma sicuramente quello che ha corso meglio. Un equilibratore, nel senso più tattico del termine, esattamente il monolite che serviva a Gattuso per dare stabilità al suo centrocampo. E’ venuto a Napoli perché la amava, ora è Napoli ad amare lui. Con Demme il Napoli è tornato a vincere. Ma, soprattutto, è tornato a correre. Ora l’allenatore dei partenopei difficilmente lo toglierà dal campo: lui come Jorginho, simboli di epoche diverse ma con la stessa funzione di convertire tutto in cose semplici chi con cattiveria e chi con qualità.