Da oggi pomeriggio Lobotka è ufficialmente un nuovo calciatore del Napoli. Lo slovacco ha commentato l’inizio della sua nuova avventura.
Come di consueto in casa Napoli a dare il benvenuto ai nuovi acquisti è Aurelio De Laurentiis che su Twitter ha scritto: “Benvenuto Stanislav” con annessa foto della firma. Messaggio ribadito poi dallo stesso profilo ufficiale dei partenopei. Inizia dunque oggi l’avventura di Lobotka in azzurro che ha rilasciato una lunga intervista al sito della federcalcio slovacca: “È vero che mi trasferirò dalla Spagna alla Serie A, ma andrò in un club di qualità superiore, che ha obiettivi più importanti. E’ un passo avanti per me. Vado in club con grande storia e grandi tifosi. Qui la gente percepisce il calcio come una religione, cosa abbastanza diversa dalla Spagna. Inoltre, il Napoli partecipa ogni anno a competizioni europee e da questo punto di vista vedo un passo importante in avanti per la mia carriera”. Sulla trattativa: “L’ho saputo pochi giorni prima della fine del 2019, quando sono iniziate le prime trattative. Non è stato facile trovare un accordo con Celta Vigo”.
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Napoli, ecco Lobotka nel mito di Hamsik
Lobotka ha proseguito parlando del mito di Marek Hamsik: “Marek è considerato un dio, non solo qui, ma anche in tutto il resto d’Italia. Ecco perché sono felice di arrivare nel suo ex club. Per ogni slovacco che viene in Italia o direttamente a Napoli, è bello vedere che Marek abbia reso il calcio slovacco un’eccellenza. Ci siamo scritti, mi ha dato molte informazioni sul club. Mi ha consigliato di essere me stesso. Dovrò lavorare e mostrare chi sono. Abbiamo anche parlato della vita privata”.
Sul rapporto con Skriniar invece: “Non vedo l’ora di sfidarmi con lui. Sarà qualcosa di nuovo per me. Skriniar si è congratulato con me per essere andato in un grande club e, secondo lui, ho fatto un passo in avanti nella mia carriera”.
OBIETTIVI – “Cercherò di conquistare un posto da titolare, anche se so che non sarà facile. Ci sono grandi giocatori qui, quindi devo lavorare sodo. Proverò a mostrare tutto me stesso. Ho una motivazione in più che è mia figlia Linduška. Preoccupazione? No, anche se so che questo è un club molto più importante del Celta e mi rendo conto che le attese nei miei confronti saranno maggiori. Ho rispetto per i giocatori e l’ambiente, ma non ho paura, proverò a mostrare tutto me stesso”.