Pensieri, riflessioni e speranze che ci lascia in dote Napoli-Perugia: gli azzurri possono ripartire attraverso le idee di Gattuso
Un raggio di luce, in un banale martedì pomeriggio. Il Napoli archivia la pratica Perugia senza troppe difficoltà e accede ai quarti di finale di Coppa Italia, dove incontrerà la Lazio. E’ chiaro, c’è da fare la tara di un 2-0 maturato contro un avversario non irresistibile, ma che ha comunque messo in mostra buone cose. Gli azzurri hanno dato continuità al secondo tempo speranzoso dell’Olimpico, con Ospina di nuovo protagonista, ma stavolta in positivo, con il rigore parato su Iemmello. Il Napoli ha continuato a calcare la strada del gioco e a lavorare sui nuovi (vecchi) punti di riferimento che Gattuso sta dando alla squadra.
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Gattuso sta dando nuovamente stabilità al Napoli
Ripartire dalle idee, ripartire dai punti forti di questa squadra. Questi sono i due mantra essenziali sui quali Gennaro Gattuso sta provando a imbastire il proprio ciclo in azzurro. Le tre sconfitte su quattro partite di campionato pesano, per carità, anche perché era attesa ben altra reazione, soprattutto dal punto di vista dei risultati e della classifica. Tuttavia, il Napoli sta mostrando (e continua a farlo, di partita in partita) importanti segnali di ripresa. Segnali che gli azzurri stanno maturando su una nuova (e vecchia) strada: quella del gioco.
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Gattuso ha di nuovo munito la squadra di un’identità ben precisa, assestando e arrestando il calcio liquido di Ancelotti, che aveva annacquato il potenziale del Napoli e della sua rosa. Contro il Perugia, all’ingresso del neo-regista Demme, gli azzurri sono tornati ad avere in campo undici giocatori ciascuno nel proprio ruolo di appartenenza (eccezion fatta per Di Lorenzo, per l’emergenza difesa), dopo un anno e mezzo dall’ultima volta. E l’importanza di avere di nuovo una road-map da seguire si esprime nella recente crescita tecnica di questa squadra e nella creazione di nuovi e molteplici punti potenziali da continuare esplorare. Uno su tutti, la ritrovata vivacità di Lozano, che a piccole dosi può finalmente ingranare e decollare come quel giocatore che ad agosto la piazza si attendeva.