Breve introduzione ai nuovi registi del Napoli, Diego Demme e Stanislav Lobotka: due modi di interpretare lo stesso ruolo
Da zero a due registi in poco più di ventiquattro ore. Il Napoli di Gennaro Gattuso riparte dal mercato e lo fa con due acquisti che lasciano tanta curiosità e voglia di comprendere come evolverà adesso il progetto tecnico degli azzurri. Un ’91 e un ’94, un nome nuovo e un vecchio pupillo di mercato: Diego Demme e Stanislav Lobotka saranno i due registi che si alterneranno in mediana da qui al termine della stagione, garantendo al Napoli capacità e caratteristiche finora latitanti nel gruppo di Gattuso. Due calciatori simili soltanto nella statura (entrambi sul metro e settanta), ma molto diversi nel modo di vivere il mestiere del regista.
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Demme e Lobotka, registi a tempo pieno per un Napoli in divenire
La buona notizia per Gattuso è che adesso potrà fare a meno di registi part-time, come gli esperimenti (falliti) Allan e Fabian Ruiz. A disposizione ci sono due registi a tempo pieno, che entreranno sin da subito in competizione per diventare quello titolare. Guai, tuttavia, a pensare che l’uno escluda l’altro: Lobotka e Demme sono due calciatori potenzialmente conviventi tra loro, nonché due declinazioni diverse dello stesso ruolo. Mentre lo slovacco è un calciatore più propenso al possesso palla, bravo nel fraseggio corto e nel tessere la manovra dal basso, il tedesco si esalta nel lavoro senza palla e nel recupero della sfera, soprattutto in squadre che amano giocare un calcio verticale, basato su pressing alto e transizioni brevi.
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Inoltre, Demme è un calciatore capace anche di ricoprire il ruolo di mezzala, in potenziale e totale connivenza dunque con la figura di Stanislav Lobotka. Molto dipenderà anche e soprattutto dall’idea di calcio (e dal contesto tattico che verrà a crearsi di partita in partita) che Gattuso avrà intenzione di proseguire. E qualunque sarà, il Napoli sembra essersi finalmente attrezzato per consentirglielo.