Conferenza stampa per Rino Gattuso alla vigilia di Napoli-Inter. Dai problemi di Koulibaly al mercato passando per la sfida di domani.
Napoli-Inter chiuderà domani sera nel giorno della Befana la 18/a giornata di Serie A. Dopo il successo contro il Sassuolo, il Napoli va alla ricerca di conferme per provare la difficile risalita verso il quarto posto. Lo sa bene Gennaro Gattuso che ha parlato oggi in conferenza stampa: “Non dobbiamo pensare al ciclo di partite che abbiamo, ma a preparare quella di domani. Dobbiamo fare una grande prestazione, affrontiamo una squadra fortissima, una delle più forti a livello fisico. Se facciamo la gara fatta col Sassuolo, saranno guai per noi. Dobbiamo tenere bene il campo e ripartire dagli ultimi 25 minuti di Sassuolo. Abbiamo margini di miglioramento, solo il campo ci porta a migliorare. Voglio vedere l’entusiasmo, la voglia che i ragazzi stanno mostrando dal primo giorno. Vedo gli occhi di chi mi sta dando tutto. Derby? Non sento la gara in modo particolare: sono preoccupato per l’importanza della partita, non perché si chiama Inter. Il passato è passato: è una squadra con grande mentalità e grandissimi giocatori”.
Gattuso ha proseguito spegnendo le voci di mercato: “Non è corretto parlarne, voglio rispettare il gruppo che ho. Se arriverà qualcuno, poi spiegherò il perché. Mi piace lavorare con le coppie, a centrocampo ci manca qualcuno“.
CONTE – “Ha dato la mentalità alla squadra: l’Inter dà la sensazione di saper soffrire, hanno entusiasmo, poi hanno grande qualità. Tutto questo è merito di Antonio Conte: giocano da squadra, da collettivo ed è quello che voglio dalla mia squadra”.
Su Fabian Ruiz invece: “Chi ha giocato a calcio sa che qualche prestazione al di sotto delle aspettative può arrivare. Grandissima fiducia in lui e in tutta la squadra. Fabiàn non si è allenato bene negli ultimi giorni, ma se starà bene scenderà in campo e giocherà. Insigne? Lo dite voi che non è un uomo, ha fatto tanto in carriera ma nessuno gli ha mai regalato niente. Quando vede che i miei giocatori danno il cuore, io sono pronto a dargli tutto. Da quando sono arrivato, questa squadra mi sta dando tantissimo e anche di più. Questa è la strada giusta. Insigne è penalizzato dal fatto di essere napoletano, quando accade qualcosa è il primo a prendere gli insulti. Ora deve pensare solo ad allenarsi e a migliorare la sua condizione fisica”.
Il tecnico del Napoli ha poi proseguito sciogliendo il dubbio Koulibaly: “Ci abbiamo provato, grande disponibilità da parte sua ma non è il caso di rischiare di perderlo per tanto tempo. Mi sembra corretto rispettare il calciatore. Centrocampo? Vediamo prima come sta Ruiz, poi decidiamo. In questo momento i vertici bassi sono Fabiàn Ruiz e Gaetano, Elmas lo vedo più mezzala”.
Sull’esperimento Allan regista: “Lo sapevamo, non serviva uno scienziato: ha sempre fatto la mezzala in carriera e quello è il suo ruolo. Qualche partita la può fare di contenimento, ma gli piace aggredire in avanti e per fare il centrale serve essere ordinati. Sapevo che Allan è portato a guardare in avanti”.
CLASSIFICA – “I punti di distacco sono 18 e ha inizio di stagione era impensabile: in questo momento sono troppi i punti, i valori del Napoli sono importanti come quelli dell’Inter. Non pensavo ad un distacco così ampio: noi oggi non dobbiamo guardare la classifica ma concentrarsi sulla partita e migliorare quotidianamente e portare a casa qualcosa in più. Domani dobbiamo pensare che giochiamo contro una grande squadra e giocare una partita importante”.
LOZANO – “Da sette giorni l’ho visto molto bene, ha cambiato modo di lavorare, lui ha sempre giocato in un 4-3-3 a destra. Può farci una grandissima mano, ma deve migliorare: deve riuscire a fare non 20-30 scatti e dopo non averne più ma 100-120 come faceva gli ultimi due anni. Se riusciamo a farlo esprimere come giocava con il Psv può essere un giocatore molto importante. Callejon in questo momento è più avanti di lui: sa il campionato italiano, sa quello che vogliamo… voglio vedere il Lozano degli ultimi sette giorni: vivo, brillante, con il veleno, sgusciante”.
Sull’eventuale regalo di compleanno infine: “Che regalo voglio? Nessuno. Vorrei una squadra orgogliosa, il mio obiettivo è quello di riuscire a far ritornare l’entusiasmo, di respirare un’aria diversa, che i tifosi vengano al San Paolo. Io ho giocato in questo stadio, non è facile farlo. Voglio rivedere quello, mi piacciono gli ambienti caldi mentre ultimamente lo vedo freddo e ci sta, a causa di tutte le problematiche. Ma dobbiamo essere bravi a riaccendere l’entusiasmo, se questo accade diventa tutto più bello. Da parte mia c’è grande responsabilità, dobbiamo essere gli artefici di tutto questo”.
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