Nuovo anno, nuovo Napoli: tra Lobotka, accorgimenti tattici e rinnovi, Gattuso prepara la mini-rivoluzione azzurra
Nuovo anno, nuovo me. La frase più abusata in questi periodi fatti di calici in alto e stomaci pieni. Chissà se anche in quel di Castel Volturno, anche Gennaro Gattuso avrà alzato il proprio bicchiere al cielo urlando “Nuovo anno, nuovo Napoli!”. D’altronde, qualcosa ha cominciato a muoversi già sul calare del precedente, dentro e fuori dal campo. Sassuolo ha rivisto gli azzurri tornare alla vittoria dopo mesi di astinenza e il ripristino effettivo (tra mille difficoltà) del 4-3-3. La sosta natalizia, invece, ha visto (e sta continuando a vedere) la squadra mercato napoletana impegnata senza tregua nella ricerca di un mediano, di un regista che riporti armonia ed equilibrio nel nuovo sistema tattico azzurro. E poi, c’è il capitolo rinnovi: da quest’oggi, i calciatori in scadenza (Callejon e Mertens su tutti) per il 2020 saranno liberi di accordarsi con altri club per la prossima stagione. Tanta carne al fuoco, per un anno che può ridisegnare completamente il futuro prossimo del Napoli.
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Tra Lobotka, rinnovi e il tour de force: il 2020 del Napoli parte fortissimo
Insomma, prima cosa servirebbe avere le idee chiare sul da farsi. E su questo, sembrano non esserci molti problemi: Gattuso sa perfettamente che per rialzare questo Napoli occorre risvegliare l’inconscio sarriano del gruppo e ripristinarne i fondamentali principi di gioco. Tutto questo, però, non può non passare anche e soprattutto dal mercato. La mancanza in rosa di un regista vero e proprio sta rendendo complicato tale ritorno alle origini, ma il nome di Lobotka si delinea sempre più quello ideale (almeno nei piani azzurri) per completare la transizione da Ancelotti a Gattuso. Un dietrofront quasi simbolico del Napoli, che nel 2018 aveva ormai preso lo slovacco come dopo-Jorginho, per poi far saltare tutto su veto del tecnico emiliano.
Un processo che potrà vedere, però, addi importanti: se alcuni calciatori rischiano di essere in uscita, altri potrebbero vedere esaurirsi il proprio ciclo in azzurro. E il 2020, allora, si configurerebbe come l’anno zero, quella della rivoluzione, quella del dopo-Mertens, del dopo-Callejon e del dopo-chissà-altro. Un anno che partirà subito forte, con gennaio e febbraio che saranno fondamentali per l’intera stagione. Inter, Lazio, Perugia, Fiorentina, Juventus: cinque partite, cinque finali che Gattuso e il suo Napoli dovranno affrontare nel migliore dei modi per risollevare una classifica ancora molto problematica. Un presente da riabilitare per ridare un futuro nuovamente prospero agli azzurri: sarà questa la piccola grande missione che la grande piccola rivoluzione di Gattuso proverà a compiere in questo 2020 fondamentale per il futuro prossimo del (suo) Napoli.