Buone notizie per la campionessa paralimpica di atletica Martina Caironi che subirà una squalifica di un solo anno
A inizio novembre la campionessa paralimpica di atletica Martina Caironi aveva ammesso di aver utilizzato il Trofodermin per curare un’ulcera rimediata al moncone della gamba amputata. L’atleta azzurra aveva sottolineato di aver utilizzato il medicinale, una pomata, solo dopo aver consultato il medico federale che le aveva precisato che la Tue (l’esenzione ai fini terapeutici) non fosse necessaria per l’utilizzo localizzato e soprattutto non protatto nel tempo.
E invece la pena per l’utilizzo di steroidi anabolizzanti prevede una squalifica di quattro anni dalle competizione.
Fortunatamente la Procura Nazionale Antidoping ha riconosciuto l’uso terapeutico della pomata utilizzata dall’atleta bergamasca e quindi le è stata riconosciuta la non intenzionalità e la necessità terapeutica per l’uso della pomata, ottenendo così uno sconto della pena: da 4 anni a un solo anno di squalifica.
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