Sassuolo-Napoli, un match complicato per gli azzurri: tra infortuni e squalifiche, in difesa ci sarà un nuovo test per Luperto
Che il momento non sia roseo, non è certamente un mistero. La classifica in campionato è ai limiti del tragico, con la squadra bloccata al settimo posto e un Napoli ormai in perenne crisi di identità. Alla crisi tecnica ed emotiva, poi va aggiunta quella in infermeria, con la formazione di Rino Gattuso che a Sassuolo dovrà fare a meno di Kalidou Koulibaly per infortunio, dopo lo scivolone tecnico (ed effettivo) avuto contro il Parma. E se a tutto ciò, aggiungiamo anche l’assenza di Nikola Maksimovic per squalifica, ecco che il quadro di emergenza difensiva è bello che completo. Ecco dunque che a Sassuolo, si prospetta di nuovo una maglia da titolare per Sebastiano Luperto, che quest’anno si sta giocando prepotentemente un posto di rilievo nelle rotazioni azzurre. E che contro i neroverdi dovrà dimostrare di essere all’altezza della situazione.
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Sassuolo-Napoli, Gattuso si affida a Luperto: il leccese è chiamato ad un test importante
Nonostante il marasma tecnico ed extra-calcistico che ha travolto la squadra quest’anno, Luperto ha dimostrato di essere in buona crescita, diventando un centrale affidabile. Come visto a Torino e a Salisburgo, il giovane leccese non ha mai sfigurato, ogni qualvolta è stato chiamato in causa al fianco di Manolas o di Koulibaly. Preciso, attento, con buoni fondamentali tecnici, Luperto si sta confermando come un centrale valido, soprattutto in una squadra pronta a ridiventare una squadra di sistema, come traspare dalle prime intenzioni di Gattuso. A Sassuolo, però, si troverà a fare i conti con i propri limiti: uno su tutti, quello atletico. Come visto contro il Parma, Luperto non è un centrale capace di coprire ampie porzioni di campo, vista la mancanza di mezzi atletici importanti. E soprattutto contro avversari rapidi e brevilinei, l’ex Empoli ha spesso dimostrato di andare in sofferenza. Caputo, Berardi, Boga e il resto della ciurma di De Zerbi: tutti possibili spine nel fianco di un centrale chiamato a dare una grande risposta. E considerati i buoni segnali visti in queste cattive acque, Gattuso ne ha per essere ottimista.
Chiara Burriello