Rivoluzione Napoli, il 4-3-3 di Gattuso per ritrovare Insigne

L’arrivo di Gattuso e il probabile passaggio al 4-3-3 rappresentano davvero l’ultima chiamata per Lorenzo Insigne che ora non ha proprio più margini per fallire. 

Tempo di rivoluzione in casa Napoli. Il passaggio epocale da Ancelotti a Gattuso dopo la qualificazione agli ottavi di Champions rappresenta il primo passo del cambiamento attuato dalla società di Aurelio De Laurentiis che punta a risalire la china dopo una prima parte di stagione totalmente da dimenticare. L’arrivo all’ombra del Vesuvio dell’ex allenatore del Milan sta già dando un forte impatto positivo su metodi di lavoro e morale di squadra ed ambiente. Una vera e propria scossa che i tifosi del Napoli sperano di veder trasformata in risultati positivi già a partire da domani al San Paolo contro il Parma. Chi dovrà dare risposte importanti sarà come sempre Lorenzo Insigne che col passaggio probabile al 4-3-3 di Gattuso è chiamato a non fallire.

Napoli, Gattuso cambia modulo e prova a ritrovare Insigne

Insigne
Insigne (Getty Images)

Il primo cambiamento radicale di Gattuso rispetto all’operato di Ancelotti dovrebbe essere proprio il modulo di gioco. Passaggio ad un 4-3-3 già visto dalle parti del San Paolo, seppur senza un regista vero e proprio, con l’intenzione di esaltare qualità dei singoli e gioco sulle fasce. Non c’è infatti un vertice basso alla Jorginho, mentre non mancherà Lorenzo Insigne che verrà messo a proprio agio nel ruolo di ala sinistra del tridente. La posizione preferita del capitano del Napoli che spera di ritrovare la verve perduta, magari sfoderando quel tiro a giro convergendo verso il centro, autentico marchio di fabbrica.

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Il Parma sarà il primo banco di prova per il numero 24 azzurro che con il ritorno al modulo prediletto dovrà cercare di ritrovare lo smalto di un tempo per evitare spiacevoli esclusioni anche sotto la guida di Gennaro Gattuso. Niente più alibi quindi: Insigne andrà a giocare proprio dove gioca e si esalta con la Nazionale di Mancini, in quella zona del rettangolo verde dove è esploso con Zeman prima e Sarri poi.

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