Il tecnico degli azzurri Carlo Ancelotti presenta in conferenza stampa la sfida Champions Napoli-Genk: le parole dell’allenatore e del portiere azzurro Meret alla vigilia del match fondamentale
Archiviato il pareggio contro l’Udinese, arrivato dopo il risultato di 1-1, il Napoli di Carlo Ancelotti si proietta sull’ultima sfida del Gruppo E di Champions League contro il Genk: l’allenatore presenta il match in conferenza stampa insieme a Meret.
Quella di domani sera contro la squadra belga rappresenta per gli azzurri un match davvero fondamentale, per il proseguo della stagione, nonché, stando a voci diffuse, anche per il futuro dello stesso ‘Re’ Carlo.
Una partita da dentro o fuori, una girandola di emozioni prevista per martedì sera, con il saluto e il tributo che verrà riservato all’ex capitano azzurro Marek Hamsik prima del fischio d’inizio.
C’è dunque grande attenzione e curiosità di conoscere il parere del leader calmo in merito al momento del Napoli, tra aspettative, condizioni della squadra e futuro.
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Ancelotti: “Ho parlato e parlo con il presidente quotidianamente, siamo tutti concentrati sulla partita di domani. Come vivo questa vigilia? Come sempre, come una grande opportunità, di riuscire ad ottenere un risultato importante, qualificarci, e di fare tutte le valutazione legate a questa partita. Nient’altro.
Ancelotti: “Devo prendere delle decisioni in queste ore, mi compete scegliere la formazione giusta e scegliere la strategia migliore. Mettere in campo la squadra che possa giocare bene e fare ciò che ha fatto bene tante volte, sopratutto in Champions. Dopo la partita dovrò fare delle riflessioni legate alle partite, come sempre. E spero di fare riflessioni positive, perché nell’ultimo periodo sono state poche.”
Meret: “Sappiamo tutti che non è un momento positivo, siamo tutti vogliosi di ripartire e ricominciare, trovare la vittoria che manca da molto tempo. Domani è un match fondamentale, dipende esclusivamente da noi. Siamo tutti concentrati, non vogliamo pensare alle cose negative, solo a fare una grande prestazione davanti ai tifosi.
Ancelotti: “Si deve valutare quello che di buono è stato fatto in Champions, ma si deve valutare anche quello che di poco buono è stato fatto in campionato. Una qualificazione in Champions non può cancellare quello che non abbiamo fatto bene, ne siamo tutti consapevoli. Ci può dare però lo stimolo per risolvere i problemi in campionato”.
Meret: “Bisogna estraniarsi da tutto ciò che c’è all’esterno e pensare solo al campo, alla partita che andiamo a fare. Il resto non ci deve condizionare.”
Ancelotti: “Ho lavorato con uno psicologo per anni al Milan, è una figura che conosco bene ed è di aiuto. Dipende dalla valutazione che fanno i calciatori di questa figura. Se viene intese come valorizzatore delle risorse umano è positivo, se è inteso come psichiatra è negativo”.
Meret: “Non riusciamo a mettere ritmi alti per tutta la partita. È un fatto mentale perché fisicamente stiamo bene. Nelle partite di champions abbiamo dimostrato che sappiamo dare tutti. È una questione mentale che va risolta, mantenere ritmi alti per tutti i 90 minuti.”
Ancelotti: “La valigia per un allenatore è sempre pronta, non puoi disfarla. Credo che essere messi in discussione in questa situazione per un allenatore è assolutamente normale. Sono esperienze che ho già vissuto in passato, in tutte le squadre in cui sono stato. Non mi preoccupa il fatto che la società possa decidere, o io possa decidere di andare via. Se non si verificano determinate condizioni, io credo che bisogna andare avanti. Viceversa, è giusto da entrambe le parti chiudere. Ma in questo momento non sto pensando a questo, sono preoccupato per la squadra onestamente. Mi sento molto coinvolto in questo periodo, che è negativo, la squadra non sta esprimendo quello che può dare, e io sono responsabile. In champions abbiamo fatto delle cose di grandissimo livello, io sono focalizzato lì, sulla situazione migliore per uscire da questo periodo. Finirà ma non la possiamo tirare troppo per le lunghe.
Ancelotti: “In questo momento non sto facendo il meglio e devo coinvolgere i calciatori. Fermo restando che i giocatori giocassero per me, non vorrei mai.”
Meret: “La partita è per tutti, per ritrovare la fiducia che manca. È una partita importante per le motivazioni e per proseguire in campionato.”
Ancelotti: “È difficile quando è arrivato il momento negativo. É importante sapere che non è risolto. Come sta Milik? Arek sta bene, si è allenato e ha fatto il lavoro con la squadra. Lo valuterò oggi ma credo possa essere disponibile. Come Allan, speriamo che possa esserci per domani.”
Ancelotti: “Io mi devo concentrare su quello che posso controllare, condizioni fisiche e mentali dei calciatori, la strategia migliore per vincere la partita. Certamente non è che una partita, anche se l’obiettivo è importante, cancella ciò che stato, che rimane”.
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Meret: “Sicuramente quelli che vanno in campo siamo noi giocatori, siamo i primi responsabili. Sappiamo tutti di dover dare qualcosa in più, il massimo, altrimenti non se ne viene fuori. Per quanto riguarda le voci, personalmente, ma credo tutto il gruppo, non segue queste cose, cerca di impegnarsi con il lavoro sul campo.
Ancelotti: “Cosa non rifarei? Una cosa. Ma non te la dico.”
Meret: “Per quanto riguarda il lavoro in settimana, non ci sono differenze. In questo periodo ci stanno mancando i risultati, questo ci fa pensare, ci spinge a lavorare di più. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, dagli allenamenti fino al campo.”
Ancelotti: “Mi aspetto una prestazione convincente come parecchie partite di Champions. Il cammino è stato ben fatto in CL, non era un girone facile, continua a non esserlo. Secondo me, il fatto di essere ad un passo significa che per lo meno, in questa competizione, ha dato il massimo. Quando lo fa può competere contro chiunque”.
Ancelotti: “Io credo che in questo momento la squadra è preoccupata per quello che non riesce a fare, ci condiziona soprattutto l’aspetto mentale. Era molto più libera con il Liverpool, con meno responsabilità ha dato il meglio. Il peso mentale condiziona molto. Aver preso i legni non è una giustificazione.”
Ancelotti: “Allan, che non ha tra le sue caratteristiche migliori quella della qualità, perché considerato un calciatore con determinazioni, carattere, sacrificio, tuttavia la sua presenza ha garantito qualità alla squadra. Quando c’è gioca meglio, quando non c’è la squadra gioca peggio. Riesce a dare equilibrio fondamentale per difendere e giocare bene a livello tecnico.”
Ancelotti: “Insigne e Fabian in campo? Ci devo pensare, abbiamo due dubbi legati ad Allan e Milik. Ibra non l’ho sentito oggi, ieri sera sì. Mi ha detto che è a Los Angeles, che sta da Dio, c’è un clima perfetto” (ride, ndr).
Ancelotti: “Rimpianti? Io non vivo con i se e con i ma, se mio nonno aveva le ruote poteva essere una carriola. Non vivo con i se”.
Ancelotti: “Il fatto di essere messo in discussione è perché la squadra non ha reso, fino a questo punto, quelle che erano le aspettative di tutti. È normale essere messi in discussione, non c’è niente di nuovo. Spero vada tutto bene, ho detto che il passaggio non basta, dobbiamo sfruttare l’evento perché è improntate per dare un colpo di spugna forte per mettere le cose a posto. Penso di essere la persona adatta per risolvere la situazione, altrimenti non sarei qui”.
Meret: “Io scendo in campo ogni partita pensando a quello che devo fare e farlo al meglio, in campionato, Champions o in allenamento. Sicuramente cerco di dare il meglio e il contributo alla squadra”.
Ancelotti: “Che sensazioni ho? Credo che faremmo una grande partita, e speriamo di passare per primi. Sarebbe importante per avere un ottavo abbordabile. Dipende dall’allenatore che non sbagli la formazione”.
Ancelotti: “Mi sono arrabbiato guardando il frame con Mario Rui, ma è cattiva informazione. L’azione parte da un’azione offensiva che abbiamo fatto. C’è stato un rientro di 80 metri da parte di tutti, quando Mario Rui prende la palla rifiatano, anche perché non c’era possibilità di fare contropiede.”
Meret: “Si può sempre fare meglio, però quella non era una situazione di gioco facile. È stato bravo Lasagna. Dispiace perché è nato tutto da un calcio d’angolo a nostro favore, potevamo evitare la ripartenza. Ma adesso pensiamo solo a domani.”
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