Ibrahimovic non è più un sogno, il Napoli ha una strategia per battere Bologna e Milan. Il suo arrivo sarebbe anche un segnale per Ancelotti.
Mentre sulla panchina di Ancelotti continuano ad aleggiare ingombranti fantasmi il Napoli, sotto traccia, lavora per il colpo a sensazione in grado di riaccendere l’entusiasmo della piazza: Zlatan Ibrahimovic. Bologna e Milan fino a qualche giorno fa sembravano ormai in netto vantaggio nella corsa allo svedese ma ora De Laurentiis starebbe per mettere la freccia ed operare il sorpasso.
Ibrahimovic, operazione sorpasso: la strategia del Napoli
Nelle ultime ore infatti il Napoli sarebbe tornato forte su Ibrahimovic, che peraltro non ha mai nascosto la sua grande stima per Carlo Ancelotti e la voglia di tornare a lavorare con un allenatore che ha già avuto ai tempi del PSG. I rapporti tra i due, d’altronde, sono ottimi ed inoltre un giocatore dell’esperienza di Ibra potrebbe aiutare molto il tecnico anche all’interno di uno spogliatoio bollente per il lungo tira e molla con la società sul caso multe. L’offerta del Milan non convincerebbe Ibrahimovic che pretenderebbe di più per tornare a vestire la maglia rossonera e soprattutto vorrebbe un contratto di almeno 18 mesi. Ecco perché il Napoli è tornato in corsa, sempre che lo svedese non decida di andare ad aiutare l’amico Mihajlovic a Bologna e De Laurentiis apra i cordoni della borsa magari con qualche deroga sulla questione diritti d’immagine.
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Il presidente avrebbe già parlato dell’affare sia con Raiola che con lo stesso Ibrahimovic, stuzzicato ovviamente dalla possibilità di giocare nello stadio che fu di un certo Diego Armando Maradona. L’arrivo di Zlatan avrebbe un importante impatto anche sulla piazza fiaccata da mesi di polemiche e scarsi risultati. Il tutto senza dimenticare l’aspetto tecnico: le condizioni fisiche di Milik e l’attuale stato di forma di Insigne, uniti alle tensioni contrattuali con Mertens, impongono infatti serie riflessioni sull’attacco del Napoli. I soli Lozano e Llorente, fin qui piuttosto deludenti, potrebbero non bastare per centrare il quarto posto. Ibra serve, insomma, sia fuori che dentro il campo.