Hamsik a Napoli a dicembre. Quanto avrebbe fatto comodo agli azzurri?

Al Napoli in un momento delicato come questo sembra mancare un leader nello spogliatoio come fu Marek Hamsik. Le parole dell’agente sull’addio

UEFA Hamsik
Marek Hamsik ©Getty Images

Sembra non avere fine il periodo nero in casa Napoli, la vittoria manca da ormai più di un mese, i calciatori in campo sembrano spaesati e i continui cambi tattici del tecnico Carlo Ancelotti non sembrano aiutare, anzi. Tra le fila degli azzurri sembra mancare soprattutto la figura di un leader, un leader come Marek Hamsik, capace di dettare il gioco ai compagni e tenere alta la squadra. Un leader silenzioso, di quelli che non alzano mai la voce ma si fanno rispettare dai compagni. Molto probabilmente, se la scorsa stagione in quel di febbraio il centrocampista slovacco non fosse stato ceduto alla squadra cinese del Dalian Yifang, non si sarebbe arrivati all’ammutinamento da parte dei giocatori, creando così una frattura insanabile tra le parti. Hamsik infatti è sempre stato un pupillo del presidente Aurelio De Laurentiis, che negli anni ha sempre rifiutato qualsiasi offerta per il centrocampista, e difficilmente si sarebbe arrivati ad un epilogo del genere se la fascia fosse stata ancora sul suo braccio.

Hamsik, parla l’agente: “Il Napoli lo ha liberato senza pensarci”

Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, il procuratore di Marek Hamsik Martin Petras ha confermato la presenza dello slovacco a Napoli il 10 dicembre di cui si era vociferato già da alcuni giorni, per poi lanciare una frecciatina al Napoli, reo di aver lasciato andare il capitano con troppa facilità. Ecco le sue parole: “Quando è andato via la prima cosa che ho detto è che mi ha sorpreso il fatto che se ne siano liberati cosi presto, lui voleva provare questa esperienza, mi ha sorpreso il fatto che abbiano dato l’ok senza nemmeno pensarci. Dissi che si sarebbero resi conto più avanti di cosa hanno perso”. 

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