Dopo il trionfo dell’andata il Napoli va a Liverpool per cercare la scossa che possa salvare la stagione. Non tutto è perduto.
Dove eravamo rimasti? Il Napoli, che non vince ormai da 6 partite tra campionato e Champions League, deve riannodare il filo e tornare alla notte di metà settembre in cui il Liverpool era stato travolto dagli uomini di Ancelotti. Lo stesso gruppo che oggi ha perso identità e gioco. Un altro successo contro i Campioni d’Europa in carica potrebbe infatti essere la scossa necessaria a salvare una stagione che rischia di naufragare troppo presto.
Liverpool ‘cura’ del Napoli: l’obiettivo è salvare la stagione
Il 17 settembre, reduce dalla vittoria casalinga contro la Sampdoria, il Napoli ospita il Liverpool in quella che sembra una sfida proibitiva per una squadra che ha incassato ben 7 gol tra Fiorentina e Juventus. Quella sera invece gli azzurri giocano la partita perfetta e nel finale passano grazie al rigore trasformato da Mertens e alla zampata di Llorente. Peccato che la stagione del Napoli sembra essersi fermata proprio a quell’impresa: da allora infatti solo tre vittorie contro Lecce, Brescia e Verona più quella sofferta di Salisburgo. Per il resto sono arrivati ben 7 pareggi e due sconfitte contro Cagliari e Roma. Un ruolino decisamente negativo che ha fatto scivolare il Napoli addirittura al settimo posto, fuori dalla zona Europa ed a -15 dalla Juventus che sembra ormai irraggiungibile già a fine novembre.
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Ecco perché la trasferta di Liverpool, per assurdo, arriva proprio nel momento giusto per il Napoli. Una vittoria ad Anfield contro la corazzata di Klopp infatti potrebbe restituire improvvisamente fiducia a un gruppo demoralizzato, oltre a regalare la matematica qualificazione agli ottavi di Champions League che porterebbe soldi freschi nelle casse della società. Il pareggio di Milano d’altronde è stato solo un brodino che non basta a guarire il ‘malato’ Napoli a cui però per recuperare terreno in campionato potrebbe dare una mano importante il calendario da qui a Natale: Bologna, Udinese, Parma e Sassuolo non sembrano avversari insuperabili, almeno sulla carta ed a patto che il Napoli riavvolga il nastro fino a quella sera di metà settembre.