Milan-Napoli, Ancelotti pronto a tornare per la terza volta da avversario in quel di San Siro: c’è una statistica che scoraggia gli azzurri
Luci a San Siro, tanto per dare un tocco di originalità al ritorno di Carlo Ancelotti alla Scala del Calcio. Il tecnico emiliano tornerà per la terza volta a sedersi sull’altra panchina del Meazza per affrontare quel Milan che tanti trofei gli ha regalato nel corso della sua pluridecorata carriera. Certo, stavolta non sarà facile. Anche perché il momento storico che avvolge il suo Napoli è il peggiore ed il più buio dell’era De Laurentiis. Gli azzurri sembrano essersi scollati ideologicamente e tatticamente dal proprio allenatore, culminando nel disperato atto di insubordinazione che ha prodotto la rivolta del San Paolo. E La sosta non sembra aver placato gli animi, anzi: la multa (per giunta molto, molto salata) che il patron azzurro sta preparando per i propri ragazzi non sta certo aiutando la squadra a trovare la giusta serenità e il giusto spirito in vista di un match così importante. E nella cortina di fumo che ha generato il silenzio stampa del Napoli, spesso si è finito con lo sparare nel mezzo, vedasi il caso (imbarazzante) Elmas.
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No, non sarà stata certo una vigilia tranquilla questa per il buon Carletto, che nella propria testa avrà cercato rifugio nei ricordi felici e spensierati delle proprie primavere a Milanello. D’altronde, i precedenti non appaiono certamente favorevoli ad Ancelotti, per quanto siano recenti. Il tecnico emiliano ha affrontato per la prima volta da ex i rossoneri soltanto l’anno scorso, durante la sua stagione di ritorno in Italia. In tre incroci (due in campionato e uno in Coppa Italia), il suo Napoli si è espresso in due sconcertanti prestazioni a San Siro (uno zero a zero ed un due a zero), rimediando a malapena un pareggio e una sconfitta contro i rossoneri. Mai, dunque, Ancelotti ha espugnato a San Siro da figliol prodigo, e quest’anno le premesse non sembrano essere certo delle migliori. Chissà che il calcio non ami sfatare questo tabù proprio in un momento così delicato per il tecnico emiliano e per i suoi ragazzi. Il Milan è in difficoltà tanto quanto il Napoli, ponendo le basi per quella che potrebbe essere una vera e propria lotta tra poveri. Poveri di vittorie, non certamente di qualità, di risorse e di storia.
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