Donnarumma contro Meret, una sfida nella sfida che animerà non solo il prossimo Milan-Napoli, ma anche il duello per i guantoni della Nazionale.
Uno è campano, l’altro gioca in Campania. Due giovani giganti destinati a spadroneggiare tra i pali tricolore per un bel po’ della propria carriera. Gigio Donnarumma e Alex Meret, Alex Meret e Gigio Donnarumma: due comete che hanno stracciato il cielo del campionato italiano, sfatando che quella di Halley è solita passare una volta ogni centinaio di anni. Il 25 ottobre 2015 ha esordito il rossonero, in un funesto Milan-Sassuolo terminato 0-1 e che vide proprio l’allora sedicenne portiere stabiese (16 anni e 8 mesi!) protagonista di un errorino di gioventù, sulla punizione-vittoria di Berardi. Il 28 gennaio 2018, invece, ha esordito Meret, che in Serie A ci è arrivato con tre anni di ritardo e con due in più sulla carta di identità.
Donnarumma e Meret, la new generation dei guantoni italiani
Certo, Donnarumma pur essendo un classe 1999 può contare già l’assurdo curriculum di 153 presenze in Serie A, a scapito del classe 1997 Meret fermo a 35, ma che a differenza del suo collega rossonero, ha già assaggiato il sapore delle notti di Champions. E che in questa stagione sta dimostrando di essere uno dei migliori portieri d’Europa. Plastico, esplosivo e predestinato Gigio; chirurgico, tecnico e altrettanto predestinato Alex. Sabato, Milan-Napoli sarà una sfida nella sfida, il confronto tra due portieri che sono destinati a monopolizzare la prossima generazione del football italiano. Due portieri che in questo momento appaiono come le uniche certezze in due squadre che di certezze ne hanno poche. Due portieri che spaccheranno la critica sportiva in donnarummiani e merettiani. Due portieri che stanno offrendo il loro personalissimo revival della dicotomia Zoff-Albertosi, tra social, rumors di mercato e altre diavolerie del Terzo Millennio. Due portieri che si spera il tempo non guasti o corroda. Perché Donnarumma e Meret sono potenzialmente tra le migliori coppie di portieri che il calcio italiano abbia mai prodotto.