Le ultime dichiarazioni di Edo De Laurentiis durante un evento non fanno che gettare benzina su fuoco, ma al Napoli ora serve tanta acqua.
Mentre squadra e tecnico sono tenuti a un rigido silenzio stampa da parte della società, vedasi il caso Elmas, al Napoli però c’è chi non perde occasione per parlare. Il rfierimento è ovviamente a Edo De Laurentiis, figlio del patron nonché vicepresidente, le cui ultime dichiarazioni rischiano di gettare ulteriore benzina su un fuoco che non si è ancora spento.
Edo De Laurentiis e la benzina sul fuoco: le palle dei calciatori-dipendenti
Ma cosa ha detto Edo De Laurentiis? Il figlio del presidente, intervenuto martedì sera durante la presentazione dell’evento ‘4-4-2 La Fiera del Calcio’, ha approfittato della presenza di due ex calciatori azzurri come Calaiò e Montervino per lanciare qualche altra frecciata nei confronti dei calciatori di oggi: “E’ un uomo (in riferimento a Montervino, ndr) che tiene per la società, tiene per quello che gli viene dato e cioè lo stipendio mensile: va rispettato, va onorato, va onorata la maglia e la città. Comunque il tifoso viene allo stadio per te e non per qualcun altro: quindi rispetto, rispetto e rispetto”.
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Quindi De Laurentiis jr ha ribadito come i calciatori per lui siano semplici dipendenti: “Bisogna rispettare il posto di lavoro, sono sempre lavoratori anche se guadagnano tre o quattro milioni di euro, sono dipendenti all’interno dell’azienda. Loro avevano più palle, questa è la verità. Hanno affrontato campi durissimi e ne sono usciti fuori da vincitori”. Parole che, dopo gli screzi delle scorze settimane tra lo stesso Edo De Laurentiis e alcuni calciatori del Napoli, non sono certo passate inosservate. Ecco perché la domanda ora è soprattutto una: c’era davvero bisogno? Non sarebbe stato meglio onorare il silenzio stampa imposto ai ‘lavoratori’? Un peccato di gioventù e inesperienza, forse, quello di Edo De Laurentiis ma che sicuramente non fa bene al Napoli dove in questo periodo, più che la benzina, serve solo acqua. Tanta, tanta acqua.