Il Napoli con Kessie farebbe il colpo del secolo secondo Massimiliano Mirabelli. Ha ragione lui o no? Analizziamo insieme la questione e diamo una risposta
Secondo Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan, Franck Kessie sarebbe “il colpo del secolo” per il calciomercato Napoli. Il centrocampista è ai ferri corti coi rossoneri: per l’ultima sfida contro la Juventus non è stato convocato per scelta tecnica. Decisione a quanto pare avallata anche dal giocatore stesso, che evidentemente non si sente in condizioni in questo periodo. Però è andato in Nazionale e ha segnato anche un gol contro il Niger: segnale lampante che qualcosa col Diavolo si è rotto e che l’addio già a gennaio non è così impossibile.
Oltre al mancato apporto in campo, Kessie ha deluso il Milan anche dal punto di vista professionale: poco impegno, tanti ritardi agli allenamenti e atteggiamenti che a gente come Paolo Maldini e Zvonimir Boban proprio non vanno giù. Si era capito già lo scorso anno quando l’ex Atalanta litigò in mondo visione con Lucas Biglia in panchina, o quando insieme a Tiemoué Bakayoko sfoggiò la maglia di Acerbi sotto la Curva come un trofeo. Se a questo ci aggiungiamo prestazioni spesso negative, la frittata è praticamente fatta. Il divorzio è possibile, e lo è anche già a gennaio. Il Napoli pare interessato, ma sarebbe davvero il colpo del secolo come annunciato da Mirabelli?
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Napoli, Kessie o no? I pro e i contro di un possibile affare
Che Kessie abbia delle qualità importanti è fuori discussione. Ha dato il meglio di sé all’Atalanta, guarda caso: in quell’ambiente e con quel tipo di allenatore le qualità dei giovani vengono per forza fuori. Ma Bergamo è una cosa, Milano ne è un’altra. E Napoli ne è un’altra ancora. Con gli azzurri, in un’ennesima piazza molto esigente, potrebbe continuare ad avere le stesse difficoltà, ma è chiaro che molto dipende dal suo inserimento tattico nel sistema di gioco. Nel 4-4-2 di Carlo Ancelotti, visto il momento negativo di Allan, un po’ di muscoli non farebbero così tanto male. In più il centrocampista di Pioli è bravo negli inserimenti, e così potrebbe sfruttare l’attacco leggero e, in alcune situazioni, trasformarsi quasi in attaccante aggiunto (ma segna pochissimo).
La chiave però è nella fase difensiva: è lì che il Napoli deve crescere, a livello di squadra e di reparto. Un giocatore come l’ivoriano può aiutare con la sua fisicità, ma non ha grande intelligenza tattica né senso della posizione; insomma, non è un mediano di rottura né di costruzione, è semplicemente una mezzala di quantità che, a sprazzi, può regalare anche qualche giocata importante, ma spesso si perde in tocchi di troppo o in scarsa lucidità.
Kessie al Napoli, ingaggio e cartellino: ne varrebbe la pena?
Per concludere: Kessie al Napoli può dare una mano e su questo non ci piove, ma solo se a condizioni economiche favorevoli. L’idea del Milan è di fare cassa e parte da una richiesta di almeno 25-30 milioni, troppi per uno che ha dimostrato molto poco negli ultimi due anni e mezzo. Aggiungiamoci l’ingaggio tutt’altro che abbordabile: Kessie al Milan guadagna 2,2 milioni di euro a stagione. Sarebbe già una cifra piuttosto alta per un calciatore che inizialmente dovrebbe guadagnarsi il posto. Eppure, a soli 23 anni, Kessie ha già un vissuto e una personalità da calciatore scafato. Magari con le condizioni giuste potrebbe essere il momento per sbocciare, e allora sì che sarebbe un affare. Se una trattativa del genere fosse giustificata da un prezzo-affare per il cartellino (magari sui 15-20 milioni), allora forse potrebbe anche valerne la pena.
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