L’ex difensore del Napoli scudettato, Alessandro Renica, si è espresso a Napolicalciolive.com sull’ipotesi di Maradona prossimo allenatore azzurro
La situazione in casa azzurra è quella che è, e alla fine a farne le spese potrebbe essere mister Carlo Ancelotti. Negli ultimi giorni è nata una scuola di pensiero che vorrebbe Diego Armando Maradona prossimo allenatore del Napoli. Un’idea che trova particolarmente d’accordo Alessandro Renica, indimenticabile ex libero di quello straordinario undici che agguantò gli scudetti e la Coppa Uefa. Nell’intervista concessa a Napolicalciolive.com, Renica ‘sponsorizza’ il suo ex compagno e motiva con molta precisione la sua tesi: “Io sono convinto che ora come ora Maradona-Napoli non sia un’ipotesi così assurda – spiega Renica – Quando Diego fu messo alla guida dell’Argentina era inesperto e si vedeva. Adesso la gavetta ormai l’ha fatta, ha le conoscenze per poter guidare una squadra così prestigiosa e darebbe un plus motivazionale, sia alla squadra che al pubblico. E poi c’è un aspetto che non sottolinea mai nessuno: chi ha giocato al calcio come ha giocato Maradona vede il gioco in una maniera completamente diversa, da visionario. Lacune tecniche o tattiche? Per me è un ragionamento assurdo. Ormai gli staff sono così ben assortiti che curano ogni aspetto, in campo e fuori. Se si circonda di persone all’altezza della situazione non ci sarà alcun problema, lui può anche essere soltanto la guida spirituale della squadra”.
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E magari lo staff di Maradona a Napoli potrebbe accogliere anche lo stesso Renica, che non si tira certo indietro: “Sarebbe bellissimo! A Napoli ho lasciato grandi ricordi e sono legatissimo a Diego. Se mai mi chiamasse ci verrei di corsa. Io ho studiato tanto, ho un master, sono un maniaco della fase difensiva e saprei bene come sistemare alcune problematiche che vedo anche adesso…”
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Napoli, Renica sponsorizza Maradona e boccia Manolas-Koulibaly
Ecco, i problemi nella fase difensiva del Napoli. Alessandro Renica è uno che non le manda certo a dire, sa di cosa parla e sa essere anche molto diretto in ciò che dice. Come nel caso della coppia Manolas-Koulibaly e su quello che parrebbe essere l’allenatore ‘occulto’ di questo Napoli, ovvero Davide Ancelotti: “Sono tutte cose che sto dicendo dall’estate, prendendomi un sacco di insulti – continua Renica a Napolicalciolive – Quando è arrivato Manolas ho messo in guardia tutti, spiegando che non sarebbe stato compatibile con Koulibaly, poi ci sono stati questioni organizzative, fra infortuni e problematiche logistiche, che hanno reso ancor più difficile l’adattamento.
Uno che ne capisce lo vede lontano chilometri che ci sono dei problemi di raccordo fra i due, hanno caratteristiche troppo simili, tendono ad uscire troppo dall’area e lasciano delle falle enormi, cosa che non accadeva prima quando c’era Albiol e soprattutto quando c’era Sarri. Nel Napoli attuale c’è un problema grande, che sta condizionando parecchio le prestazioni della squadra, ed è un’altra cosa che dico da tempi non sospetti. Già da fine agosto ho la netta sensazione che Carlo Ancelotti stia delegando tutta la parte tattica al suo staff, con il figlio Davide in testa. Ci sono errori troppo evidenti per pensare che ci sia la mano di un allenatore così esperto come lui”.
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Renica attacca Ancelotti: “Ha lasciato tutto al figlio, riprenda le redini”
Da questa valutazione nasce l’attacco di Renica ad Ancelotti senior, che a suo avviso sta facendo il male del Napoli ma anche di suo figlio: “Non sono a Castel Volturno, ma mi sembra evidente che Carlo Ancelotti stia delegando un po’ troppo al figlio la gestione della squadra. E per questo dico: se allena un 30enne inesperto come Davide Ancelotti, perché non potrebbe Maradona, che ha più esperienza e decisamente più carisma?”
Una situazione complicata, alla quale va posto rimedio quanto prima: “Carlo non si rende conto che sta facendo il male in primis di suo figlio – continua Renica – che in questo modo non imparerà mai cosa voglia dire davvero guidare una squadra importante e rischia seriamente di bruciarsi. Per non parlare delle ripercussioni sullo spogliatoio. Come pensate che un allenatore possa essere rispettato da uno spogliatoio formato da ragazzi che hanno la sua stessa età, se non addirittura più grandi, se questo allenatore è stato imposto da suo padre? Credo che Ancelotti farà bene a riprendere in mano la sua creatura – chiude l’ex libero azzurro – Altrimenti il rischio di naufragio è molto concreto”.
Renica sull’ammutinamento: “Ha sbagliato la società, Insigne un eroe”
Si parla anche del clamoroso ammutinamento dopo Napoli-Salisburgo, e la posizione di Renica è parecchio controcorrente: “Sto aspettando le decisioni della società, secondo me se multa i calciatori commette un grave errore perché nasce tutto da una serie di errori. Quanto accaduto negli spogliatoi del San Paolo va ridimensionato molto e anche contestualizzato. Se davvero, come si dice, è stato Edo De Laurentiis ad entrare in quello che è un luogo sacro e a prendersela con i calciatori, era inevitabile che accadesse tutto ciò. Anzi, dirò di più: credo che la scelta dei calciatori sia stata molto matura. Capitan Insigne è stato un grande a ribellarsi in quel modo, e probabilmente, visto il clima di tensione, tornare a casa a sbollire la rabbia è stata la scelta più saggia. Fossi nel Napoli ridimensionerei l’accaduto ed eviterei ulteriori frizioni con una multa che si può tranquillamente evitare”.
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